In un'Italia che negli ultimi dieci
anni ha visto contrarsi il proprio tessuto imprenditoriale, le
imprese a guida straniera vanno contro corrente. Oltre un terzo
di queste, infatti, ha superato il traguardo dei 10 anni di
attività, sostenendo la crescita di un movimento che alla fine
del 2024 conta circa 670mila realtà: 140mila in più rispetto
alla fine del 2014, pari ad una crescita percentuale superiore
al 27% nel decennio.
A rivelarlo sono i dati Unioncamere-InfoCamere aggiornati al
31 dicembre 2024, elaborati sulla base del Registro delle
Imprese delle Camere di commercio.
Alla forte dinamica delle imprese a guida straniera ha fatto
eco, nel periodo considerato, una riduzione del 5,6% delle
imprese autoctone, passate dai 5,5 milioni del 2014 ai 5,2
milioni attuali. I numeri raccontano una storia di integrazione
economica di successo con oltre 246mila imprese straniere che
hanno dimostrato capacità di inserirsi nei territori, costruendo
rapporti duraturi con le comunità locali e accreditandosi sul
mercato.
Il commercio si conferma il settore prediletto, con 92.604
imprese straniere ultradecennali (37,5% del totale). Le
costruzioni seguono con 54.240 imprese (22%), mentre
ristorazione e alloggio rappresentano l'8,3% del totale con
20.393 attività. Significativa anche la presenza nel
manifatturiero (17.086 imprese) e nei servizi alle imprese
(11.673). Particolarmente rilevante il contributo
all'artigianato italiano: quasi il 30% delle imprese straniere
di lunga data opera in questo comparto, evidenziando un forte
radicamento nelle tradizioni produttive locali.
La Lombardia guida la classifica delle regioni con 44.069
imprese straniere di lungo corso (17,9%), seguita da Lazio
(27.834) e Toscana (23.102). Completano la top five Campania
(21.097) ed Emilia-Romagna (20.523), delineando una presenza
distribuita che abbraccia Nord, Centro e Sud del Paese.
Un dato che colpisce è la significativa presenza femminile:
oltre 54.500 imprese straniere longeve sono guidate da donne
(22,1%), confermando il ruolo cruciale dell'imprenditoria
femminile straniera nell'economia italiana.
Prendendo in esame le sole imprese individuali
ultradecennali, l'analisi delle origini del titolare rivela una
geografia variegata: Marocco (15,6%), Romania (10,5%) e Cina
(9,3%) guidano la classifica dei paesi di provenienza, seguiti
da Albania (7,1%), Bangladesh (5,7%), Svizzera (5,2%) e Senegal
(4,8%). Questi dati evidenziano come le imprese straniere non
rappresentino più un fenomeno transitorio, ma un elemento
strutturale e dinamico della nostra economia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA