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Regioni, definire insieme poteri sostitutivi su liste attesa

Regioni, definire insieme poteri sostitutivi su liste attesa

Lettera della commissione Salute al governo

ROMA, 16 aprile 2025, 18:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con una lettera inviata dalla commissione Salute, le Regioni chiedono al governo di definire insieme i criteri con cui l'esecutivo può esercitare il potere sostitutivo qualora gli enti risultino inadempienti nello smaltimento delle liste d'attesa. Secondo quanto si apprende, nella lettera si sottolinea la necessità di avere indicazioni più puntuali per le procedure previste dallo schema di decreto.
    Le Regioni chiedono dunque al ministero della Salute di concordare 'tecnicamente" le modalità per consentire sia al ministero sia alle stesse Regioni "la piena operatività del piano di riduzione delle liste d'attesa". Nella lettera, firmata dal coordinatore della Commissione, l'assessore dell'Emilia Romagna Massimo Fabi, le Regioni si dicono disponibili "in spirito di leale collaborazione" a trovare una soluzione adeguata. Quindi, almeno in questa fase, sostengono fonti delle Regioni, non c'è un braccio di ferro politico quanto piuttosto l'intento di trovare "una mediazione" visto che si tratta di definire la questione "sul piano tecnico", ovvero stabilire una procedura con cui poi i poteri sostitutivi possano essere eventualmente esercitati, in particolare su quali sono le casistiche e i termini temporali.
    Su questi temi 'tecnici' le Regioni non si trovano sulle modalità di applicazione dello schema di decreto attuale, ma sono disponibili a trovare un futuro punto d'incontro.
    Le Regioni nella lettera si dicono anche disponibili a rivedere il termine dei 90 giorni, (dicendosi aperti anche a diminuirlo) originariamente proposto entro cui rispondere agli eventuali addebiti dell'organismo di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria, istituito presso il ministero della Salute, che ha il compito di esercitare i poteri sostitutivi.
    Domani l'argomento sarà affrontato dalla Conferenza Stato Regioni visto che è al primo punto dell'ordine del giorno.
   
   

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