Nessuno slittamento: la scelta del nuovo ministro degli Esteri arriverà nelle prossime ore. Federica Mogherini ha lasciato il proprio incarico e Matteo Renzi vuole chiudere in tempi brevi.
Il presidente del Consiglio non ha finora dispensato indizi sui criteri della scelta ("I ministri si propongono al Quirinale"). Ma dal governo in molti scommettono che deciderà di non transigere sul principio della parità di genere (otto ministri donna, otto uomini), che porta oggi l'Italia, sia pure molto in affanno nelle classifiche mondiali (69esima su 142 Paesi), a guadagnare posizioni nel ranking del 'Global Gender Gap Report 2014', per numero di donne con incarichi di governo.
Dunque, da giorni si 'quotano' in discesa le chance del viceministro Lapo Pistelli, in un primo momento considerato il successore più naturale di Mogherini.
Anche il nome del vicepresidente della Camera Marina Sereni sembra perdere quota. Mentre in ambienti di governo si segnala in grande ascesa l'ipotesi che il delicato incarico vada alla giovane Lia Quartapelle, 32 anni, ricercatrice all'Ispi prima di diventare deputato.
Conoscendo il premier, i renziani invitano ad aspettarsi fino all'ultimo sorprese. E qualcuno ipotizza che il leader Pd possa alla fine anche decidere di cambiare schema, indicare per la Farnesina Pistelli e 'riequilibrare' la presenza femminile con un viceministro (Quartapelle potrebbe ad esempio vedersi assegnata una delega alla cooperazione) e magari assegnare a un nuovo ministro donna la delega alle Pari opportunità, che finora ha tenuto per sé, affiancandosi come consigliera Giovanna Martelli. Tutte ipotesi, per il momento.
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