Giovane, sorridente, sportivo, con il
sogno della divisa. Così il ricordo di Giuseppe Fusella, 26
anni, di Portici ucciso "per sbaglio" con l'amico Tullio nella
notte tra il 28 e 29 ottobre 2021 rivive nelle parole della
madre Immacolata Esposito. A circa un anno di distanza da quel
drammatico evento, la donna parla con l'ANSA. "Mi aspetto che
sia fatta giustizia, confido nella magistratura", dice nella sua
casa di Portici con accanto il marito Sandro. "Perdere un figlio
a 26 anni e sopratutto senza un perché è la cosa più brutta che
possa accadere. Non lo auguro a nessuno. Dobbiamo elaborare la
perdita ma anche il modo in cui ci è stato strappato. Sono molto
determinata ad avere giustizia e lo farò in suo nome". Quella
notte Giuseppe insieme all'amico Tullio in auto, sbagliando
strada, finirono vicino ad una casa isolata a Ercolano. Il
proprietario, Vincenzo Palumbo, sparò diversi colpi d'arma da
fuoco con la sua pistola perché, disse agli inquirenti, li aveva
scambiati per ladri. Riferì agli investigatori di aver sparato
perché svegliato dall'allarme dell'abitazione. Secondo i
controlli l'allarme invece non scattò. Per quell'episodio di cui
è accusato di duplice omicidio volontario è in corso un processo
con rito immediato dinnanzi alla prima sezione della Corte di
Assise di Napoli.
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