"Entro fine marzo, quando è stato
ucciso Tinelli, andrò al liceo Brera e porterò dei fiori alla
targa che ho fatto mettere quando ero assessore", perché Fausto
Tinelli e Lorenzo 'Iaio' Iannucci erano "due ragazzi ammazzati
mentre erano disarmati che amavano far politica". Così la
sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti a margine della
sua visita all'Itis Molinari di Milano dove ha partecipato
all'annuale cerimonia di commemorazione di Sergio Ramelli, il
19enne militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da
esponenti di estrema sinistra. "Si parla sempre tanto di memoria
- ha aggiunto - ricordare questi ragazzi credo sia molto
importante". Il 29 aprile, invece, "sarò ai giardini Ramelli
insieme al sindaco Giuseppe Sala" per prendere parte alla
commemorazione ufficiale del Comune: "Lì c'è un cippo che ogni
anno viene omaggiato da Sala" e prima di lui "da tutti i sindaci
di centrodestra e centrosinistra che si sono avvicendati a
Milano". Insomma, secondo Frassinetti "non c'è nessuna
differenza nel ricordare vittime innocenti", però "non c'è mai
una protesta quando viene commemorato un ragazzo di sinistra
ucciso". Quanto alla proposta, avanzata già in passato dalla
destra milanese, di intitolare a Ramelli l'Itis Molinari,
"secondo me sarebbe giusto" farlo ma "le norme - ha concluso la
sottosegretaria - dicono che è il Consiglio d'istituto a
decidere. Non voglio fare nessuna forzatura".
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