(di Francesco Gallo) Mettete insieme
una Mary Poppins-principessa, un pizzico di operetta, dei
soldatini di piombo e mescolate bene ed ecco che ne esce fuori
TUTTI PER UMA, sorprendente commedia family e fiaba in sala dal
2 giugno con Vision Distribution. Debutto alla regia
cinematografica di Susy Laude, regista teatrale e attrice (Il
giorno + bello, Beata ignoranza e Se mi vuoi bene), il film
racconta la storia dei Ferliga, singolare e fumettistica
famiglia tutta al maschile, con a capo il burbero nonno Attila
(Antonio Catania), padre padrone e viticultore pieno di debiti.
Ci sono poi: il fratello minore, Dante (Lillo Petrolo), con
vocazione da influencer; il figlio di Attila, Ezio (Pietro
Sermonti) apicoltore con due figli piccoli; Francesco,
appassionato di danza (Gabriele Ansanelli) ed il più piccolo
Emanuele (Valerio Bartocci). Infine, nel cast lo zio
super-cattivo Dino Abbrescia che ha una sola volontà: togliere
la proprietà a nonno Attila. In tutte queste vite, compresa
quella del cane Mimmo, irromperà la misteriosa Uma, una sorta di
salvifica fatina contemporanea interpretata dall'attrice
austriaca Laura Bilgeri (The recall, The last problem),
protagonista femminile del film insieme a Carolina Rey. Tutti
per Uma è una produzione Camaleo insieme all'austriaca Ellly
Film, con Vision Distribution e in collaborazione con Sky e
Prime Video. "Sì non nascondo di aver avuto paura nel mettere
insieme tutto questo diverso materiale - spiega Susy Laude - ma
sono molto soddisfatta di questo film e spero che, alla fine,
parlino le immagini. Credo che comunque ognuno di noi al 90% non
sia altro che la somma dei film visti". E ancora la regista: "Ci
tengo a precisare che per me la fantasia non è un cartone
animato né tantomeno una cosa finta, anzi, per citare Dante e
Italo Calvino: 'La fantasia è un posto dove ci piove dentro'. Si
deve raccontare con la semplicità, senza effetti speciali se non
per cose piccolissime, perché a volte la fantasia può anche
essere cattivella per strapparti un sorriso". "In questo film
siamo riusciti a fare anche le comiche, una cosa non da poco -
spiega Sermonti -, il bello di questo lavoro è il fatto che non
è catalogabile, c'è la libertà del teatro, vera anarchia". Per
Lillo Petrolo il suo personaggio "non è troppo lontano" da lui.
"È uno che vuole emergere e che appena ha un momento libero si
mette a fare video. Un po' come faccio io quando mi metto, senza
troppo successo, a fare assoli rock con la mia chitarra". Nonno
Attila, spiega poi Antonio Catania, "è un finto burbero in una
famiglia di tutti maschi, comunque un uomo che cerca di tenere
insieme un nucleo familiare sfilacciato". "Il mio ruolo è molto
distante da me - conclude Dino Abbrescia -. In questo film
faccio un cattivone anche molto viscido. E pensare che sul set
sono stato sgridato da mia moglie (ovvero la stessa Susy Laude,
ndr) che è stata molto dura con me quando ho dimenticato una
battuta".
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