'Illusioni perdute', adattamento del
romanzo di Balzac sulla stampa e i suoi eccessi firmato Xavier
Giannoli, ha trionfato ieri alla prestigiosa cerimonia del
cinema francese dei César, in una edizione che ha voluto essere
sobria e senza sorprese sullo sfondo della guerra in Ucraina.
Valérie Lemercier è stata incoronata miglior attrice per
'Aline', film biografico che l'attrice 57enne ha dedicato alla
star della canzone canadese Céline Dion. 'Illusioni perdute',
partito come grande favorito, ha vinto sette statuette inclusa
quella di miglior film. César per la migliore interpretazione
maschile al 25enne Benjamin Voisin, nei panni dell'ambizioso
idealista Lucien de Rubempré: giovane provinciale innamorato
della letteratura, i suoi sogni andranno in frantumi sulla
realtà della società al tempo della Restaurazione francese.
Giannoli, che succede ad Albert Dupontel incoronato lo scorso
anno per 'Adieu les cons', non è venuto a ritirare il premio. È
"un artista indipendente", ha commentato il suo co-sceneggiatore
Jacques Fieschi. Assente anche l'altro grande vincitore, il
regista 61enne Leos Carax, con la sua opera rock 'Annette' che
ha conquistato cinque statuine. Il suo attore protagonista,
l'americano Adam Driver, entrato in nomination, era presente ma
è rimasto a mani vuote, snobbato dagli elettori dell'Academy che
hanno preferito Benoît Magimel: l'attore è stato premiato a 47
anni per la sua interpretazione di un malato di cancro in fin di
vita in 'De son vivant' ('Peaceful') di Emmanuelle Bercot.
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