Shake è una serie basata sull'Otello
di Shakespeare. Ma è un teen - drama invece che una tragedia.
Personaggi iconici come Otello, Desdemona, Iago sono trasformati
in sedicenni e diciassettenni di un liceo romano. Per raccontare
l'adolescenza, perché non affidarsi al più grande drammaturgo di
tutti i tempi? Dopo il grande successo di "Mare Fuori" arriva su
RaiPlay il teen drama ispirato all' "Otello" Shake (diminutivo
di Shakespeare) che ci porta in un liceo di Roma dove conosciamo
Thomas/Otello, leader di un gruppo che pratica il parkour,
Michele/Cassio e Gaia/Iago. L'arrivo della bella
Beatrice/Desdemona romperà gli equilibri del gruppo dopo che sia
Otello che Iago se ne innamorano. Riuscirà l'amore a superare le
ferite della gelosia e della rivalità? Presentata a Viale
Mazzini dalla direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati,
dalla regista di Giulia Gandini, dal produttore Andre
Occhipinti, la serie vede nel cast anche Greta Esposito, Nina di
Mare Fuori, Jason Prempeh (Unwanted), Giulia Fazzini
(Marta&Eva), Giada Di Palma (Che Dio Ci Aiuti), Damiano Gavino
(Un Professore 2), Alessandro Cannavà (Nero a Metà). "Adattiamo
i grandi capolavori - ha detto Ammirati - perché questi durano
in eterno, non hanno una scadenza. Il fulcro dell'Otello è la
gelosia. Mettiamo in scena un dramma da sempre esistito nel
mondo degli umani, ma visto con gli occhi dei ragazzi.
Finalmente interpretiamo la volontà di entrare nel mondo dei
teenager. Questa è una serie che va nel solco di Mare Fuori".
Una produzione Lucky Red in collaborazione con Rai Fiction.
Otello moderno è Thomas, il leader imperturbabile di una crew di
parkour. Accanto a lui troviamo il simpatico Michele (Cassio) e
l'arguta Gaia (Iago). Jason Prempeh rileva: "Thomas, un giovane
che ha molta passione per il parkour. Io sarei Otello e questo
dà sicuramente grande soddisfazione, ma anche grandi
responsabilità". Giada Di Palma si dice "orgogliosa di aver
fatto Jago, ovvero uno dei personaggi più affascinanti
dell'intera opera. Così come lui, anche Gaia, ha tante ombre.
Faccio i complimenti agli ideatori della serie, che hanno avuto
l'intuizione di trasformare la guerra dell'Otello in una
competizione di parkour".
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