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Dalla Maiorca dei campioni,Mir maestro piazzamenti

Dalla Maiorca dei campioni,Mir maestro piazzamenti

ROMA, 15 novembre 2020, 19:05

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un ragazzo intelligente, educato, gradevole, divertente quando si può, serissimo quando corre, assicura chi lo conosce bene. Dal surf sulle onde di Palma di Maiorca alle curve mozzafiato della MotoGp Joan Mir è andato davvero di corsa laureandosi campione del mondo della classe regina a 23 anni e nella sorpresa generale, seppur in un anno anomalo a causa del Coronavirus e dell'infortunio di Marc Marquez. Un titolo quello di Mir che parla anche un po' italiano grazie alla scommessa vinta da Davide Brivio alla Suzuki, vecchia conoscenza delle due ruote tricolori legata in passato al nome di Valentino Rossi. Dopo i primi anni di vista passati perlopiù sulle spiagge di Maiorca a surfare, Mir scopre la passione per le moto grazie a Jorge Lorenzo che lo porta in pista dove comincia a correre e vincere molti campionati di minimoto e minimotard dai 10 ai 12 anni sulla propria isola. Una specie di terra benedetta per gli sportivi e non solo. A Maiorca oltre a Lorenzo sono nati il compianto Luis Salom, Augusto Fernandez, Izan Guevara e uscendo dal garage delle due ruote il fuoriclasse del tennis Rafa Nadal. Mir comincia a fare sul serio nel 2016 col Team Leopard (ma su una KTM) corre in Moto3 avendo come compagni di squadra Fabio Quartararo e Andrea Locatelli (campione SSP quest'anno), uno squadrone che lo porta nel 2017 (con Honda) a stravincere il titolo. Nel 2018 passa in Moto2 col Team Marc VDS come compagno di Alex Marquez, il fratello di Marc Marquez: fa tre podi e finisce sesto. L'attesa per la MotoGP finisce nel 2019; dall'anno scorso sale in Suzuki come compagno di Alex Rins grazie all'intuizione appunto di Brivio. La scorsa si rivela una stagione difficile in cui Mir si fa anche male nei test a Brno, ma il maiorchino capisce che deve addolcire il suo stile e che deve essere più sereno e tranquillo senza l'ansia del risultato. E quest'anno Mir matura di pari passo insieme alla sua moto imparando ad aspettare e approfittando anche delle sconfitte altrui riesce piano piano a raggiungere la vetta della classifica con una sola vittoria e tanti piazzamenti sul podio.
    Un trionfo quello di Mir salutato con grande rispetto anche da Valentino Rossi con parole che dicono tutto di quello che è riuscito a fare il giovane pilota della Suzuki: "Te lo sei meritato - dice Rossi in collegamento diretto con Mir - vincere il mondiale non è da tutti e al secondo anno non ancora di più, goditi il momento, un abbraccio virtuale a te e Brivio".
   

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