La colonna mobile della Protezione
civile regionale della Toscana è da oggi operativa a Firenzuola
(Firenze), sul torrente Rovigo, in supporto alle attività già in
corso da parte di Hera e del Consorzio di Bonifica 3 Medio
Valdarno per la messa in sicurezza del corso d'acqua a seguito
dello sversamento di rifiuti nell'alveo causato da una frana che
ha coinvolto una discarica ormai chiusa da anni.
Considerata la natura impervia dell'area, le operazioni,
spiega la Regione, si svolgono con il supporto del Soccorso
Alpino, a garanzia della sicurezza degli operatori. Sono state
individuate 21 aree operative sicure lungo il corso del
torrente, che permettono di lavorare in condizioni di massima
sicurezza. Sono 23 i volontari specializzati in logistica
operativa, appartenenti alle associazioni Anpas, Croce Rossa
Italiana, Vab e Misericordie, dotati di tutte le attrezzature
necessarie per intervenire in sicurezza. Le attività sono
coordinate dalla Regione, in collaborazione con la Città
Metropolitana di Firenze e i Comuni coinvolti.
"L'intervento è finalizzato alla raccolta dei rifiuti
dispersi lungo l'alveo e alla messa in sicurezza ambientale del
corso d'acqua, nell'ambito di un'azione integrata di tutela del
territorio e salvaguardia dell'ecosistema fluviale. E'
un'attività che conferma anche il forte impegno della Regione
per la riqualificazione ambientale del torrente Rovigo, un
obiettivo strategico per la tutela del paesaggio e della qualità
dell'ambiente nell'Alto Mugello", spiega il presidente della
Regione Eugenio Giani. "È un'importante operazione che si
affianca alle attività già avviate sul territorio - dichiara
l'assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni - e che
vede impegnati i volontari della colonna mobile regionale in
coordinamento con i Centri operativi comunali (Coc) di
Firenzuola e Palazzuolo sul Senio". "Questa operazione dimostra
ancora una volta la forza del sistema di Protezione Civile
toscano, fondato su una solida rete di collaborazione tra enti,
volontariato e istituzioni locali - aggiunge Monni -. Ringrazio
tutte le donne e gli uomini impegnati per la loro dedizione,
competenza e spirito di servizio: la loro presenza sul
territorio è garanzia di protezione e vicinanza concreta alle
comunità".
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