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Il padre agostiniano, 'il mio amico Bob che ora è Papa'

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Il padre agostiniano, 'il mio amico Bob che ora è Papa'

'Conosciuti da ragazzi, ieri gli ho inviato un messaggio'

FIRENZE, 09 maggio 2025, 18:45

Redazione ANSA

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Agostiniani Firenze  'Leone XIV si muoverà molto per Pace ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Agostiniani Firenze 'Leone XIV si muoverà molto per Pace ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Questa è una storia di amicizia, al di là dei ruoli. Di Bob, come io chiamavo da ragazzo Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, e di Pep, come lui affettuosamente mi ha sempre chiamato. Ancora non mi rendo conto di quello che è successo". È una gioia costante nel convento degli Agostiniani di Santo Spirito a Firenze per l'elezione a Papa del cardinale Prevost - il primo agostiniano eletto Pontefice - e le parole di padre Giuseppe Pagano, che lo conosce da quando erano giovani, ne sono la dimostrazione.
    Il priore della basilica di Santo Spirito - dove il Papa un anno fa venne a trovare i confratelli come generale dell'ordine Agostiniano in concomitanza con la presentazione del restauro di una pala conservata nella chiesa - racconta di aver conosciuto Prevost "nel 1983 a Roma, al Santa Monica", il collegio internazionale dell'ordine di Sant'Agostino: "Io avevo 23 anni, lui 28. Entrambi avevamo le idee chiare su come portare avanti il nostro percorso. Tra noi c'è una bella amicizia, ci tengo a ribadirlo. L'ho sentito prima del Conclave. Quando ho visto della fumata bianca ero quasi certo che uscisse fuori il suo nome. Era una speranza: non so spiegare bene il perché ma io me lo sentivo". Per questo motivo, confida padre Pagano, "gli ho inviato subito un messaggio di auguri. Ne avrà ricevuti migliaia, così gli ho scritto 'Quando lo leggerai va bene'. Lui mi chiederà senz'altro di pregare per lui e io lo farò".
    Padre Pagano definisce Papa Leone XIV una forza, con una passione "per gli sport, nel calcio è un grande tifoso della Roma. L'ho sentito dopo la partita Roma-Fiorentina. Mi ha detto scherzando: 'La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte"". "Leone XIV - spiega sempre il padre agostiniano fiorentino - è un americano latino, più che un nord americano. E' stato tanti anni missionario, lui sa stare con i poveri e sa parlare coi ricchi, sa essere amico di poveri e ricchi, e questo credo sia un notevole vantaggio, lo Spirito Santo mi sa che ha illuminato il conclave bene anche questa volta".
    Che qualità ha Papa Leone XIV? "Ne direi tre: umiltà, equilibrio e gioia di vivere le cose semplici - risponde il priore -. E' davvero una persona di grande equilibrio: da una parte ci sarà continuità con Papa Francesco, dall'altra la volontà di andare avanti con prospettive nuove. Lui è un cosmopolita". E anche nella gestione dei complessi rapporti geopolitici Papa Leone XIV "sarà americano nel momento in cui potrà essere utile per aggiustare alcune cose. È un uomo del mondo, di quattro continenti: saprà muoversi nel modo giusto".
    Intanto a Firenze si festeggia: "Ma ancora non ho pensato a una celebrazione ufficiale, forse ci sarà una messa domenica - conclude padre Pagano -: Mi scusi, ma ancora non mi rendo conto appieno di cosa è successo".
   

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