"Ringrazio Trento perché finalmente
diventa di nuovo la mia città". Queste le parole di Danila, la
mamma di Fausto Tinelli, ucciso il 18 marzo 1978 a Milano
assieme a Lorenzo "Iaio" Iannucci, in occasione
dell'inaugurazione del murale curato dagli studenti di quattro
quinte superiori del liceo Da Vinci e dell'istituto d'arte
Vittoria e dedicato ai due giovani, che frequentavano il centro
sociale "Leoncavallo". L'opera si trova sulla facciata della
scuola che dà su via Madruzzo.
La mamma di Fausto Tinelli, nato e sepolto a Trento, ha
ringraziato gli studenti che hanno curato l'opera. "Mio figlio
era una persona onesta e anche l'altro ragazzo lo era. Sono
stati ammazzati da tre carnefici mandati dai servizi segreti che
abitavano sopra casa mia perché controllavano le Brigate rosse
per la morte di Moro, di cui ricorrono i 45 anni".
"Sono morte tre persone per Fausto e Iaio. Chi indagava su di
loro veniva ammazzato", ha ricordato la mamma di Fausto, che ha
aggiunto che "andare avanti su loro due è come confrontarsi con
un muro di gomma. Più si spinge in avanti più il muro ti butta
indietro".
Ivano Vallese, portavoce dell'associazione Familiari e amici
di Fausto e Iaio, ha preso parola ricordando che "a maggio sul
sito della Rai, RaiPlay sound, uscirà un podcast di sei puntate
sulla vicenda di Fausto e Iaio. Ci saranno delle interviste agli
amici e ai compagni di scuola".
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