Le Associazioni Ambientaliste del
Trentino esprimono apprezzamento per i risultati emersi dal
Rapporto Grandi Carnivori 2024, realizzato dal Servizio
Faunistico della Provincia Autonoma di Trento. "I dati
confermano che l'instancabile impegno nel monitoraggio e nella
prevenzione delle predazioni stia dando frutti concreti: nel
2024 le segnalazioni di danni ai patrimoni zootecnici e agricoli
sono diminuite sensibilmente rispetto agli anni precedenti. La
stima condotta nel 2023 contava 98 orsi bruni adulti esclusi i
cuccioli dell'anno, e preannuncia per il 2025 un monitoraggio
intensivo che fornirà parametri demografici ancora più precisi",
si legge in una nota.
"Il calo dei danni - proseguono le associazioni - non
sarebbe stato possibile senza il rafforzamento delle misure
preventive: lo scorso anno sono state realizzate dalla Provincia
Autonoma di Trento 161 nuove recinzioni elettrificate, assegnate
gratuitamente o cofinanziate, e sono stati impiegati 4 nuovi
cani da guardiania, che si aggiungono agli altri 99 già
operativi, inclusi i cuccioli prodotti dagli allevatori locali.
Inoltre, 38 alpeggi sono stati dotati di strutture protettive
(14 box e 9 rifugi in legno), a tutela dei pastori e del loro
bestiame nelle aree di montagna".
"In tutto questo risulta francamente disarmante constatare
come, proprio nel momento in cui le predazioni diminuiscono e
gli strumenti di coesistenza si dimostrano efficaci, aumentino
invece l'insofferenza e la tossicità delle affermazioni di
taluni portatori di interesse locali, evidentemente più
interessati a suscitare polemiche che a costruire un'effettiva
convivenza con i Grandi Carnivori. Proprio per favorire il
confronto e la divulgazione, le Associazioni Ambientaliste
stanno organizzando, nelle prossime settimane, una serata
pubblica dedicata ai Grandi Carnivori del Trentino e alle
iniziative per favorire la coesistenza", conclude la nota.
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