Centri di ricerca, aziende e
start-up riunite in un unica casa dell'innovazione: oggi a Roma
il presidente Arno Kompatscher ha presentato il Noi Techpark.
La Lanterna, lo spazio per i grandi eventi progettato
dall'architetto Fuksas nel cuore di Roma, ha ospitato
l'anteprima" nazionale del parco tecnologico di Bolzano, che
sarà inaugurato il 20 ottobre dal ministro per lo sviluppo
economico Carlo Calenda. L'appuntamento nella capitale ha
registrato grande partecipazione e interesse: a media nazionali
e stampa estera il presidente della Provincia Arno Kompatscher
ha presentato il Noi Techpark, "la casa dell'innovazione al
centro dell'Europa, il punto di incontro tra nord e sud del
continente. Aziende, start-up, laboratori, istituti e centri di
ricerca in un unico distretto: il NOI Techpark sarà un ponte con
l'Europa per l'innovazione e la ricerca, e anche in questi
ambiti l'Alto Adige punta su riconosciuti punti di forza".
La particolarità del Noi è proprio quella di tenere uniti in
un parco tecnologico centri di ricerca pubblici, imprese
innovative e laboratori di ricerca applicata, "dunque una
piattaforma di interscambio delle best practice imprenditoriali,
di innovazione, di ricerca scientifica applicata. Perché l'Alto
Adige è di per sé cerniera tra nord e sud, ha la vocazione di
area plurilingue di dialogo e collegamento che aiuta a fare
rete", ha detto Kompatscher. E molte aziende internazionali e
italiane hanno già scelto il Noi Techpark per insediare
laboratori e uffici. "Un parco tecnologico è tale solo se ci
sono imprese private. A loro offriamo un territorio che vuole
investire su uno sviluppo intelligente e sostenibile", ha
aggiunto il Presidente invitando il mondo economico a cogliere
questa occasione: "Con il NOI abbiamo fatto scelte ben precise,
non è un supermercato dove le imprese trovano tutto ma punta
alla specializzazione in quattro settori di eccellenza: green,
food, ict&automation, tecnologie alpine, che rispecchiano la
nostra visione del territorio". L'attrattività per le aziende
sta proprio nella dichiarata volontà di sfruttare queste
preziose nicchie di mercato.
Nella vetrina romana sono stati forniti i numeri di partenza
della struttura: oltre 100 milioni di euro di investimento
pubblico che raddoppieranno grazie alla compartecipazione
privata, 40 startup italiane già insediate, 20 imprese
innovative italiane che hanno già prenotato lo spazio. Tutte
entreranno nel nuovo quartiere entro il 2018. "Grandi aziende
come Huawei, Maccaferri, Leitner, Grandi Salumifici Italiani
hanno già deciso di installare nel NOI i propri centri di
ricerca", ha informato Kompatscher. Le imprese coinvolte
potranno sfruttare 190 mila metri cubi di spazi, pronti a
diventare 750 mila grazie alle soluzioni modulari, e le sinergie
con 6 istituti di ricerca: Fraunhofer Institute Italia, Eurac
Research, Unibz, Centro di sperimentazione agroforestale
Laimburg, Eco Research, Agenzia CasaClima. "È un patrimonio che
mettiamo a disposizione anche del Sistema Italia. Noi è acronimo
di Nature of Innovation, quindi sinonimo di sviluppo sostenibile
del territorio. L'Alto Adige e gia un laboratorio a cielo aperto
per la protezione dell'ambiente - ha concluso Kompatscher - e
nel nostro piano di green region stiamo lavorando
all'incentivazione di mobilita elettrica, car sharing e energia
rinnovabile per un progressivo addio al fossile. Con il parco
tecnologico offriamo una base a tutte le aziende italiane che
vogliono lavorare su questi temi." Al momento il 90% dell'intera
area che sarà ultimata entro fine 2018 è già prenotata. Hubert
Hofer, direttore del settore sviluppo di Idm Alto Adige, ha
spiegato che il Noi sarà anche un parco aperto ai cittadini: non
solo laboratori ma spazi pubblici, aperti 7 giorni su 7, con
iniziative culturali e per le famiglie. A Bolzano, insomma, sta
per nascere un nuovo quartiere cittadino.
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