La giuria, presieduta da Simona
Vinci, ha scelto la terna dei finalisti della sesta edizione del
Premio nazionale opera prima "Severino Cesari": Tempesta, di
Camilla Ghiotto (Salani), Azzardo, di Alessandra Mureddu
(Einaudi),
Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino,
di Davide Rigiani (Minimum Fax).
Il Premio è promosso dalla Regione Umbria - che ne riferisce
in una sua nota - d'intesa e con la collaborazione diretta
dell'Associazione Severino Cesari, per onorare la memoria del
giornalista, editor e curatore editoriale umbro che è stato uno
dei più grandi editor degli ultimi decenni, scopritore di tanti
talenti letterari e co-ideatore di "Stile libero", la collana
Einaudi che ha cambiato l'editoria italiana.
L'iniziativa vuole dare riconoscimento e visibilità alla più
valida opera d'esordio di narrativa (romanzo o raccolta di
racconti) di autore vivente, scritta in lingua italiana, di
qualsiasi genere narrativo, pubblicata per la prima volta in
volume cartaceo in Italia nel corso dei 13 mesi precedenti la
pubblicazione del bando.
La premiazione si terrà domenica 12 novembre alle ore 11.00 a
Perugia nell'ambito delle iniziative di "UmbriaLibri 365".
La giuria, oltre alla presidente Simona Vinci, è composta da
Daria Bignardi, Giancarlo De Cataldo, Giovanni Dozzini, Luca
Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca
Montesperelli, Giacomo Papi e Michele Rossi.
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