Il cessate il fuoco prima
di tutto, poi l'impegno della comunità internazionale, delle
istituzioni globali e dei governi nazionali per un processo
diplomatico che porti alla risoluzione del conflitto in
Medioriente, nel segno del rispetto dei diritti umani è
l'appello con cui si è conclusa l'iniziativa promossa ad Assisi
dal sindacato dei pensionati della Cgil. Simbolico il luogo
scelto: la Sala della pace del Sacro Convento della Basilica di
San Francesco.
Un appello, quello al cessate il fuoco, risuonato fin dai
saluti del custode padre Marco Moroni, della sindaca della
cittadina umbra, Stefania Proietti e del segretario generale
dello Spi Cgil regionale Andrea Farinelli.
Il cuore dell'evento è stato il confronto tra esponenti
politici israeliani e palestinesi: Aida Touma-Suleiman in
collegamento da Tel Aviv, deputata palestinese alla Knesset per
il partito di Hadash; Ilan Baruch, presidente del Policy Working
Group, già ambasciatore israeliano in Sud Africa, e Jamal
Zakout, scrittore palestinese, componente del Palestinian
National Council. A concludere i lavori Ivan Pedretti,
segretario generale dello Spi Cgil, che ha rilanciato la
soluzione due popoli due Stati e sollecitato la politica
italiana ed europea a fare la propria parte. "La guerra - ha
detto - è tornata a essere il braccio lungo della politica,
magari un pò meno governata che in passato, in un contesto in
cui le leadership politiche sono in crisi, così come gli
equilibri mondiali. Eppure senza tentennamenti dobbiamo chiedere
che si sospenda qualsiasi forma di guerra, che si attivino tutti
i canali di diplomazia e di ascolto".
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