"A differenza di altre Regioni,
come la Basilicata, dove il Tar ha ordinato di anticipare la
chiusura della caccia ai turdidi, in Umbria il termine del
prelievo di questa specie, come delle beccacce e degli uccelli
acquatici, resta quello indicato nel calendario venatorio.
Scongiurata un'ingiustizia nei confronti dei cacciatori, che
oltre a svolgere un importante ruolo di bioregolatori e quindi
di sentinelle dell'ambiente anche a tutela dell'agricoltura,
sono anche contribuenti che assicurano importanti entrate alle
casse regionali": a dirlo è il capogruppo della Lega in
Assemblea legislativa, Valerio Mancini. Il quale commenta con
soddisfazione la sentenza con cui il Tar dell'Umbria ha respinto
il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste contro
parte del calendario venatorio. Istanze che sono state
presentate un po' in tutte le Regioni - ricorda l'esponente
leghista in una nota -, su differenti norme specifiche, e che in
diversi casi, tra quelli in cui i giudici amministrativi si sono
già espressi nel merito, hanno visto annullare parti di
calendari venatori, con conseguenti disagi per i cacciatori.
"Mi chiedo - afferma Mancini - se ci si rende conto dei
gravi effetti che l'eventuale accoglimento del ricorso avrebbe
determinato. Non oso immaginare cosa succederebbe per il mondo
della caccia se al Governo della Regione ci fosse il
centrosinistra, con qualche assessore dei cinque stelle o vicino
alle associazioni ambientaliste D'altra parte la bocciatura da
parte del Tar a cui in Umbria gli ambientalisti sono andati
incontro dimostra che solo adeguati lavori scientifici di
monitoraggio e analisi della fauna e del contesto ambientale
possono arginare gli assurdi limiti alla caccia e alla pesca che
l'Unione europea vuole imporre e che sono contenuti nei pareri
non vincolanti di Ispra. A questo proposito, dando atto alla
Regione Umbria del buon lavoro fatto e che ha consentito di
respingere l'istanza ambientalista, resta sullo sfondo il nodo
del funzionamento dell'Osservatorio faunistico venatorio, che a
nostro giudizio negli ultimi vent'anni non è stato sufficiente.
Chiunque assumerà la delega di assessore all'ambiente, caccia e
pesca nella prossima Giunta Tesei - assicura il capogruppo
Mancini - la Lega pretenderà che anche nel funzionamento
dell'Osservatorio ci sia un cambio di passo, affinché siano
puntualmente forniti gli strumenti scientifici per elaborazione
di calendari venatori e altri provvedimenti in materia di
caccia, pesca e ambiente che non siano snaturati o limitati da
valutazioni ideologiche ultra ambientaliste, ma basati
sull'effettiva presenza e caratteristiche della fauna nel nostro
territorio".
"Anche la recente nomina da parte del ministro Salvini del
commissario per l'emergenza del Trasimeno, Nicola Dell'Acqua -
prosegue Mancini - rappresenta un passaggio molto importante per
il lago e il suo comprensorio. Al neo commissario rappresenterò,
tra gli altri, il problema della presenza eccessiva di
cormorani, specie invasiva devastante per la fauna ittica del
Trasimeno e pericolosa anche per l'uomo. Una specie sulla quale
chiediamo con forza di intervenire, come si sta facendo in
Piemonte".
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