Saranno le "Radici" il filo
conduttore di tutti gli eventi in programma al Vinitaly per
l'Umbria del vino. Nel padiglione allestito alla Fiera di
Verona, dal 6 al 9 aprile troveranno spazio 56 cantine oltre ad
iniziative sull'eccellenza vinicola del territorio umbro.
Il programma, illustrato nel corso di una conferenza stampa
al Salone d'onore di Palazzo Donini a Perugia, si preannuncia
molto ricco e interdisciplinare. Umbria top, la società
cooperativa che raggruppa la maggioranza delle aziende
vitivinicole regionali, dopo la partecipazione a Wine Paris e a
Slow Wine Fair di Bologna di febbraio e quella di marzo al
ProWein propone ora, alla principale fiera italiana del vino,
come di consueto una moltitudine di appuntamenti, tra
degustazioni, talk, approfondimenti.
L'Umbria quindi affonderà le sue "Radici" al Vinitaly, come ha
sottolineato Simona Meloni, assessore regionale alle politiche
agricole e agroalimentari. "Il claim che accompagna la presenza
della Regione Umbria al Vinitaly - ha detto -, rappresenta
perfettamente il valore profondo del nostro comparto
vitivinicolo con 'Radici' ben salde nella nostra tradizione, ma
uno sguardo sempre rivolto al futuro".
"Agricoltura, turismo ed enogastronomia - ha poi affermato
la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti - oltre
che essere un abbinamento che farà crescere numeri per
l'accoglienza e per l'esportazione dei nostri prodotti è un mix
vincente che può permetterci di non avere paura nemmeno dei
dazi".
Umbria Top, ha poi spiegato il suo presidente Massimo
Sepiacci, "si conferma di anno in anno punto di riferimento per
chi sceglie di valorizzare il vino della regione nel suo
contesto territoriale, offrendo al pubblico un'immagine unitaria
e coesa". "In questo contesto - ha aggiunto - il Vinitaly 2025
assume un ruolo chiave con un'opportunità unica per consolidare
la presenza del vino umbro sui mercati nazionali e
internazionali, favorendo nuove collaborazioni e accrescendo la
visibilità del comparto".
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