Il gip di Perugia ha disposto
l'archiviazione del fascicolo aperto dopo la morte, nel
settembre scorso, di un bambino di otto anni travolto da un
furgone condotto dal padre. Il giudice ha quindi accolto la
richiesta del pubblico ministero.
L'incidente avvenne alla periferia del capoluogo umbro nella
zona di Sant'Andrea delle Fratte. Sul van viaggiava la famiglia,
residente nella zona del
Trasimeno.
"La famiglia ancora chiusa nel riserbo del lutto ha comunque
molto apprezzato la decisione dei giudici di archiviare il
procedimento penale" ha commentato l'avvocato Simone Pillon, che
ha difeso i genitori nel procedimento ora archiviato. "Matei -
ha aggiunto - è morto a causa di circostanze impossibili da
prevedere e prevenire. Il piccolo, secondo la ricostruzione
avallata dal gip, era seduto sull'apposito seggiolino omologato
e aveva la cintura allacciata. I genitori avevano fatto tutto
quanto previsto per la sicurezza, e la morte del piccolo non è
loro imputabile. Resta il grande vuoto che il piccolo Matei ha
lasciato nella famiglia e nella comunità scolastica e religiosa
da lui frequentata".
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