La segreteria del Partito
democratico dell'Umbria sostiene i referendum sul lavoro e la
cittadinanza che si svolgeranno l'8 e il 9 giugno. "Una
battaglia di civiltà per la rappresentanza e la dignità delle
persone" li definisce in una nota.
"Lo stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per chi lavora
nelle piccole imprese, la riduzione del lavoro precario,
l'aumento della sicurezza sul lavoro e migliorare l'integrazione
con la cittadinanza italiana sono tematiche che ci vedono
impegnati in questa fase di mobilitazione" spiega.
"In un Paese in cui la destra di governo mette sempre più a
rischio le dinamiche democratiche, andare a votare - sostiene il
Pd - non è soltanto uno strumento di partecipazione, ma di
lotta. Raggiungere il quorum diventa la cartina di tornasole
della vitalità delle nostre comunità. Cogliamo inoltre
l'occasione per ricordare che possono votare anche i cosiddetti
'fuorisede', ossia coloro che, per motivi di studio, lavoro o
cure mediche, sono temporaneamente domiciliati in un comune di
una provincia diversa da quella di residenza. Il termine ultimo
per presentare un'apposita istanza al Comune dove si è
domiciliati è il 5 maggio. Inviamo tutti gli iscritti e le
iscritte a contattare e sostenere i comitati referendari e
promuovere le iniziative che si stanno organizzando in tutta la
regione".
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