"L'affido familiare è un tema che
ci coinvolge profondamente perché parliamo della capacità che ha
una comunità di prendersi per mano nei momenti più delicati
della vita. I Comuni sono la prima linea dell'accoglienza e
della tutela": così la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi
delegata Anci alle Pari opportunità, famiglie, inclusione e pace
intervenuta oggi in Parlamento al Tavolo nazionale affido,
secondo la quale i Comuni hanno tuttavia "bisogno di sostegno".
Ferdinandi ha rimarcato il ruolo fondamentale del terzo
settore, delle associazioni, delle reti di famiglie affidatarie.
"Un patto - ha detto - che va rafforzato, sostenuto,
riconosciuto anche a livello istituzionale e normativo, perché
rappresenta il cuore operativo e valoriale del sistema di
tutela".
La delegata Anci ha sottolineato l'impegno dell'Associazione
dei Comuni all'iter parlamentare del disegno di legge presentato
dai ministri Roccella e Nordio in materia di tutela dei minori
in affidamento. "Un provvedimento - ha commentato - che
apprezziamo nell'obiettivo generale di rafforzare il sistema di
protezione per i minorenni ma sul quale osserviamo la necessità
di un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella consapevolezza
che la tutela si costruisce insieme".
In particolare, sull'Osservatorio previsto dal disegno di
legge, Ferdinandi ha segnalato l'esigenza che i Comuni "siano
parte integrante del suo funzionamento".
"Il riconoscimento dell'affidamento familiare come Livello
essenziale delle prestazioni - ha detto - è per l'Anci una
priorità, perché ogni territorio deve poter contare su servizi
sociali formati, centri affido funzionanti, supporti
psicologici, contributi economici certi". Per questo, "in
attuazione delle linee guida, nel nuovo Piano nazionale degli
interventi e servizi sociali 2024/26 abbiamo apprezzato
l'inserimento di un'apposita scheda tecnica dedicata ai Centri
servizi per l'affido familiare, che mira a rafforzare e
strutturare i servizi di supporto alle famiglie affidatarie".
"Ora - ha aggiunto - servono concretezza e realtà. I Comuni
hanno bisogno di sostegno che si declini in risorse, persone,
strumenti e anche di simboli. Per questo - ha concluso - sono
fortemente convinta che l'istituzione della Giornata nazionale
dell'affido familiare sia importante e necessaria per ricordare,
per raccontare, per far conoscere, per dire grazie a chi ogni
giorno si prende cura compiendo una scelta di valore che
riguarda tutti".
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