La prima Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi, ha
approvato, con i voti favorevoli della maggioranza e quelli
contrari dell'opposizione, la proposta di risoluzione sul
Documento di economia e finanza regionale 2023-2025.
Relatori in Aula saranno Daniele Nicchi (Lega) per la
maggioranza e Donatella Porzi (Misto) per la minoranza.
L'atto - annuncia Palazzo Cesaroni - verrà esaminato in
Consiglio nella seduta prevista per il 13 dicembre. Inoltre i
commissari hanno approvato all'unanimità il Bilancio di
previsione dell'Assemblea legislativa 2023-2025.
Respinto un emendamento presentato da Porzi sull'educazione
alla cittadinanza. Relatore in Aula sarà il presidente Nicchi.
Il Defr 2023-2025 era stato illustrato nella seduta della prima
Commissione della scorsa settimana dalla presidente della
Regione Donatella Tesei, che aveva parlato di un "Defr con
obiettivi più difensivi, per contenere la recessione e con
l'ambizione di allineare i dati con quelli della media Paese". A
suo avviso "il Defr interviene in tutti i settori con una chiara
visione dell'Umbria che conferma al centro pilastri fondamentali
come la prosecuzione dello sviluppo sostenibile, la centralità
del sistema delle imprese e la creazione di tutte le condizioni
affinché investitori, giovani e famiglie possano scegliere
l'Umbria per creare impresa, lavorare, formarsi e vivere". Il
Defr individua dieci macro obiettivi strategici per una crescita
strutturale nel triennio 2023-2025: nuove infrastrutture e lotta
all'isolamento, crescita dell'aeroporto internazionale
dell'Umbria, ricostruzione delle aree colpite dal sisma 2016,
ulteriore incremento del turismo, transizione
energetica/ambientale/digitale, sviluppo dell'agricoltura,
sostegno sociale, riorganizzazione della sanità, lavoro e
formazione, consolidamento del rilancio delle aziende
partecipate regionali.
Il Bilancio di previsione finanziario per gli anni
2023-2024-2025 per il funzionamento dell'Assemblea legislativa,
che era stato illustrato nelle sedute precedenti.
Prima del voto sull'atto è stato respinto un emendamento
(quattro voti contrari della Lega, due a favore del gruppo Misto
e l'astensione di FdI) presentato da Donatella Porzi (Misto) per
aumentare di 5 mila euro, portandoli da 10 mila a 15 mila euro,
i fondi destinati all'attività di Palazzo Cesaroni per
l'educazione alla cittadinanza, che "mira ad aiutare gli
studenti delle scuole di ogni ordine e grado a diventare
cittadini attivi, informati, responsabili e capaci di assumersi
responsabilità per loro stessi e per le loro comunità".
Il presidente Nicchi ha motivato il voto negativo perché, "pur
condividendo il contenuto dell'emendamento, gli uffici di
Palazzo Cesaroni si sono resi disponibili ad apportare una
variazione di bilancio per coprire tutte le richieste delle
scuole che eventualmente arriveranno all'Assemblea legislativa".
Nel bilancio di previsione 2023-2025 dell'Assemblea
legislativa si legge che il fabbisogno necessario al
funzionamento di Palazzo Cesaroni per il triennio è di 18,5
milioni di euro. L'aumento della spesa è stimabile in oltre 600
mila euro all'anno a causa dell'adeguamento all'inflazione degli
assegni vitalizi e l'aumento della spesa per l'energia, a cui si
aggiunge il rinnovo contrattuale del comparto. Di questi per 400
mila euro si è riusciti a far fronte con la revisione della
spesa interna, per altri 200 mila euro è stato chiesto un
incremento alla Giunta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA