La procura di Aosta ha chiuso
l'inchiesta seguita al sequestro di circa 600 forme di Fontina
d'alpeggio a Giuseppe Balicco, presidente dell'Association Amis
des Batailles de Reines e di Coldiretti Valle d'Aosta. Secondo
gli inquirenti le forme erano conservate all'interno di
magazzini privi delle necessarie autorizzazioni. I reati
contestati dal pm Carlo Introvigne sono la tentata frode in
commercio - in relazione alla tutela della concorrenza - e la
violazione della "Disciplina igienica della produzione e della
vendita delle sostanze alimentari e delle bevande" per quanto
riguarda il divieto di detenere "in cattivo stato di
conservazione" prodotti destinati alla vendita.
Nessuna forma è stata distrutta: Balicco si è rivolto alla
corte di Cassazione contro il provvedimento con cui il gip di
Aosta aveva rigettato il ricorso contro l'autorizzazione -
concessa dalla procura all'Usl - per distruggere una parte delle
forme di Fontina, sequestrate alla fine dell'agosto 2015 nel
vallone di Saint-Barthélemy.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA