Un "controllo capillare del territorio" da mettere in campo attraverso una "conoscenza diffusa", che derivi dalle informazioni acquisite non solo dalle forze dell'ordine ma anche da "tutti gli attori della sicurezza: cittadini, enti e istituzioni". Il nuovo questore di Aosta, Carlo Musti, si è presentato agli organi di informazione e ha illustrato i suoi obiettivi.
"Sarà mio compito incontrare i sindaci per conoscere le criticità che ci possono essere sul territorio dal punto di vista della sicurezza", ha spiegato, anche perché "il questore non deve stare in una torre d'avorio ma deve rendersi conto in prima persona" di ciò che avviene sul territorio. Affiancato dal questore vicario, Giorgio Bacilieri, e dal capo di gabinetto, Mariateresa Pino, Musti ha aggiunto: "altro obiettivo è la vicinanza al personale, l'attenzione su questo fronte deve essere massima".
Arrivato da poco più di 24 ore ad Aosta, per Musti "la prima impressione è positiva: ho trovato una squadra di colleghi preparati, che conoscono le criticità".
Prima di questo incarico, ha diretto per due anni e mezzo il compartimento di polizia ferroviaria di Verona e Trentino-Alto Adige. Nato a Roma nel 1961, nella sua carriera si è anche occupato della sicurezza di tre presidenti della Camera dei deputati (Casini, Bertinotti e Fini).
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