"Anche in Valle d'Aosta ci sono numeri allarmanti sul fenomeno della violenza contro le donne".
Lo dice Vitaliano Vitali, coordinatore del dipartimento regionale delle Politiche sociali, durante la presentazione dell'esito del progetto "Programmi per autori di violenza sul territorio valdostano: ruolo e strumenti degli operatori in prima linea".
Il progetto è teso al recupero degli uomini maltrattanti. È consistito in una fase di formazione a cui hanno partecipato 75 operatori che lavorano sul territorio nell'ambito della violenza di genere, dal mondo della sanità, alle associazioni agli ordini professionali. "La seconda azione rappresenta l'obiettivo vero e proprio del progetto: l'elaborazione, con una parte degli operatori formati, di un modello di presa in carico calato sulla realtà valdostana", prosegue Vitali.
Il progetto è stato promosso dagli assessorati alla Sanità e agli Affari europei ed è stato cofinanziato dal Fondo sociale europeo ed è stato realizzato con il coordinamento del Centro di ascolto uomini maltrattanti di Firenze.
Partner del progetto è il Centro donne contro la violenza, la cui presidente Anna Ventriglia spiega: "In generale è normale essere favorevoli per il recupero degli uomini maltrattati ma è un percorso arduo e deve comunque avere come faro la tutela della donna. A oggi non c'è nessuna metodologia comune e non abbiamo alcun dato statistico che indichi quale sia il recupero.
Per questo siamo diffidenti e noi non ci occuperemo mai di uomini maltrattanti".
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