"È innegabile che sulle previsioni
che presenta la nostra indagine abbia pesato e molto la vicenda
dei dazi decisi dall'amministrazione di Washington, un tira e
molla che lungi dall'essere concluso, condizionerà le nostre
imprese. A controbilanciare questo quadro anomalo, e a
confermare la volontà delle nostre imprese di andare avanti ci
sono il calo nel ricorso della cassa integrazione, un saldo
comunque positivo sugli investimenti e un tasso di utilizzo
degli impianti ancora sopra il 70%. Ora però, a prescindere
dall'umore del presidente Trump, servono una politica
industriale europea più efficiente e che consenta di traguardare
obiettivi concreti in tempi rapidi, penso all'energia nucleare
dove finalmente anche a Bruxelles qualcosa si muove grazie
all'Ipcei lanciato sulle nuove tecnologie di questo settore, ma
anche al debito comune e alle infrastrutture, tema su cui, come
noto riteniamo imprescindibile migliorare i colloqui
internazionali".
Così Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle
d'Aosta, commenta i dati dell'indagine previsionale per il
secondo trimestre 2025, condotta dall'associazione degli
industriali prima della sospensione dei dazi sull'export verso
gli Stati Uniti.
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