Con 24 voti a favore e nove astensioni (Lega VdA, Pcp) il Consiglio Valle ha approvato una risoluzione - proposta dai gruppi Rassemblement Valdôtain e Misto, emendata in accordo con il Presidente della Regione, Renzo Testolin - riguardante la salvaguardia delle prerogative statutarie della Valle d'Aosta.
Il testo, illustrato da Stefano Aggravi (Rv), impegna il Presidente della Regione "a farsi promotore attivo delle problematiche riguardanti la salvaguardia delle prerogative statutarie della Valle d'Aosta nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome congiuntamente con l'Assessore agli Affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la Montagna in qualità di coordinatore della Commissione affari istituzionali e generali-Materia politiche per la montagna". L'iniziativa sollecita inoltre il Presidente della Regione "a chiedere ai Parlamentari valdostani di farsi parte attiva nell'ambito dell'iter parlamentare del disegno di legge sull'autonomia differenziata delle Regioni a Statuto ordinaria per: ribadire, i principi di coesione economica, sociale e territoriale anche per i territori transfrontalieri e di montagna riconosciuti dall'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea nell'ambito delle finalità di cui all'articolo 1 del disegno di legge; prevedere nel testo finale del disegno di legge la clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, affinché, sino all'adeguamento dei rispettivi Statuti speciali, al conferimento di nuove o ulteriori funzioni statali di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, le medesime Autonomie speciali possano provvedere con norme di attuazione dei rispettivi Statuti o con altre modalità e procedure previste dagli Statuti medesimi e che le predette norme definiscano anche il correlato adeguamento delle entrate della Regione o della Provincia autonoma per il finanziamento dei conseguenti oneri aggiuntivi in conformità a quanto previsto dalla normativa in materia di federalismo fiscale dalla legge 42/2009".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA