Cinquant'anni fa, il
13 luglio 1969, Paolo VI dedicava l'Angelus domenicale alla
missione degli astronauti americani sulla luna. Partiti il 16
luglio con l'Apollo 11 dal Kennedy Space Center, la navicella
spaziale effettua l'allunaggio dopo quasi 5 giorni di viaggio.
Lo ricorda Vatican News. Otto giorni prima, Paolo VI parla
all'Angelus di "questo fatto singolarissimo e meraviglioso",
sottolineando: "La fantascienza diventa realtà".
Papa Montini disse ancora in quell'Angelus: "L'uomo, questa
creatura di Dio, ancora più della luna misteriosa, al centro di
questa impresa, ci si rivela. Ci si rivela gigante". Papa Paolo
VI parla nuovamente della missione spaziale nell'Angelus della
domenica successiva, il 20 luglio 1969, il giorno prima
dell'allunaggio, e invita "a meditare sopra questo straordinario
e strabiliante avvenimento; a meditare sul cosmo, che ci apre
davanti il suo volto muto, misterioso, nello sconfinato quadro
dei secoli innumerevoli e degli spazi smisurati".
Ma il Papa, nonostante si preannunci una giornata storica,
esorta anche a non dimenticare i drammi che sconvolgono in quel
momento l'umanità: "Ancora vi sono, lo sappiamo, tre guerre in
atto sulla faccia della terra: il Vietnam, l'Africa, il Medio
Oriente. Una quarta si è aggiunta già con migliaia di vittime
tra il Salvador e l'Honduras. Proprio in questi giorni! E poi la
fame affligge ancora intere popolazioni. Dov'è l'umanità vera?
Dov'è la fratellanza, la pace? Quale sarebbe il vero progresso
dell'uomo se queste sciagure perdurassero e si aggravassero?
Possa invece il progresso, di cui oggi festeggiamo una sublime
vittoria, rivolgersi al vero bene, temporale e morale
dell'umanità".
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