Babbo Natale sale con il suo sacco di
regali le scale innevate del Ponte della Cuccagna a Chioggia. È
la scena che apre la seconda stagione della serie Odio il
Natale, appena cominciata su Netflix. Non è stata girata a
dicembre ma a marzo e per rendere tutto imbiancato sono state
fatte arrivare due tonnellate e mezzo di sale. La scena legata
alle vicende amorose di Gianna raccontate dai registi Davide
Mardegan e Clemente di Muro è uno tra gli esempi più recenti del
lavoro che resta nell'ombra di ogni produzione cinematografica e
della ricerca degli scorci in cui ambientare le riprese,
determinante anche per la ricadute sull'economia locale e sul
turismo. Il sostegno e l'assistenza alle produzioni italiane e
straniere sta impegnando la Veneto Film Commission, creata nel
2019, che ogni anno segue una trentina tra lungometraggi e serie
tv.
Scene di In The hand of Dante di Julian Schnabel con un cast
stellare in cui spiccano Oscar Isaac e Jason Momoa, sono state
girate nelle scorse settimane nella città dei Dogi come l'ultimo
Mission Impossible con Tom Cruise e Assassinio a Venezia di
Kenneth Branagh, usciti nelle sale nel 2023; Daniele Luchetti ha
'occupato' lo scorso ottobre la piazza di Feltre e un palazzo
storico della città chiuso da oltre 20 anni per le riprese della
serie 'Dopo di Noi' di cui firma la regia con Valia Santella,
prodotta da WildSide e Rai1 che uscirà nel novembre 2024.
Le Dolomiti del Cadore sono ormai il nuovo scenario di Un
Passo dal Cielo, mentre a febbraio nelle colline del Prosecco si
cominceranno a girare Le avventure del Commissario Stucki,
protagonista Giuseppe Battiston. Ogni titolo svela tesori
sconosciuti che possono diventare mèta di pellegrinaggio
cineturistico. "Bisogna lavorare il più possibile per la
promozione e la internazionalizzazione - dice Jacopo Chessa,
direttore della Veneto Film Commission -. Il cinema del futuro
sarà cinema audiovisivo sempre più internazionale". L'assessore
regionale al territorio Cristiano Corazzari parla di "sistema
veneto cinematografico" e ricorda i 5 milioni di euro di fondi
Por/Fers stanziati per il 2023, perché "sostenere le produzioni
cinematografiche girate qui significa formazione, occupazione,
cineturismo e cultura".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA