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In collaborazione con Sanità per il Veneto
Un esempio concreto di sanità
partecipata e di gestione interdisciplinare della malattia fin
dalle prime fasi: sono i punti di forza del Percorso Diagnostico
Terapeutico Assistenziale (Pdta) per il Parkinson, in vigore da
un anno in Veneto. Il metodo viene indicato come modello di
riferimento per ripensare la gestione della malattia a livello
nazionale da parte dei rappresentanti delle istituzioni, delle
associazioni pazienti e dagli esperti scientifici.
In Italia sono oltre 300mila le persone colpite dalla
malattia di Parkinson, a livello globale la patologia
neurodegenerativa a più alta crescita, con una prevalenza
raddoppiata nel corso degli ultimi 25 anni.
Il Pdta veneto è stato costruito in co-progettazione con le
persone con Parkinson. Tra i suoi punti di forza c'è l'approccio
interdisciplinare dalle prime fasi di malattia, che prevede il
forte coinvolgimento dei familiari e delle associazioni
pazienti, e che si accompagna all'integrazione delle cure
sanitarie con quelle sociosanitarie. "Dare una risposta concreta
all'impatto del Parkinson - afferma l'assessore regionale alla
sanità Manuela Lanzarin - deve essere in cima all'agenda
politica nazionale e regionale. Il Pdta approvato in Veneto un
anno fa e che è nato dall'ascolto di pazienti e professionisti
sanitari fa leva sull'integrazione di alcuni tra i più
innovativi elementi di management sanitario, come la
telemedicina e il potenziamento dell'assistenza domiciliare e
della medicina territoriale".
Con l'obiettivo di creare Linee di indirizzo nazionali per la
definizione di Pdta su tutto il territorio italiano, la
Confederazione Parkinson Italia ha annunciato la creazione di un
tavolo di lavoro interdisciplinare che riunisce le associazioni
di pazienti, l'Istituto Superiore di Sanità, la Limpe (Società
Italiana Parkinson e Disordini del Movimento), la Società
Italiana di Neurologia, la Società Italiana di Medicina Fisica e
Riabilitativa, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria,
la Società Italiana di Medicina Generale e oltre 30
professionisti sanitari coinvolti nel trattamento della
patologia. Inoltre, il tavolo di lavoro avvierà un'indagine sui
bisogni assistenziali delle persone con Parkinson in Italia.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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