/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Imprese: carenza materie prime, in crisi anche nel teremano

Imprese

Imprese: carenza materie prime, in crisi anche nel teremano

Sindacati, non solo Bentel Security,problemi per metalmeccaniche

TERAMO, 25 giugno 2021, 18:28

Redazione ANSA

ANSACheck

La ripresa economico-produttiva in tempi di pandemia rischia di essere rallentata anche da tutta una serie di fenomeni speculativi e di assenza di materie prime che rischiano di mettere in ginocchi interi settori. Tra i più colpiti, a livello industriale, quello del metalmeccanico, che sconta soprattutto una lievitazione dei prezzi delle materie prime, a comunciare dall'acciaio, e delle difficoltà nell'approvvigionamento della componentistica dalla Cina.
    Oggi il Messaggero Abruzzo citava il caso della Bentel Security, ma secondo i sindacati di categoria il problema interesserebbe diverse aziende. "Si tratta di una questione che interessa un po' tutti i settori produttivi, ma in questo momento in particolar modo il metalmeccanico - spiega Marco Boccanera della Fim Cisl - da un lato c'è un problema speculativo rispetto ai prezzi delle materie prime, come l'acciaio, che sono lievitati, dall'altro c'è il problema della componentistica che arriva prevalentemente dalla Cina e che in questo momento è praticamente ferma". Una situazione che sta portando diverse aziende a rallentare la produzione, soprattutto quelle che non hanno avuto l'opportunità di fare magazzino. E i primi a farne le spese sono gli interinali, che stanno rimandendo a casa.
    "Una situazione che rischia di aggravarsi ancora di più con lo sblocco dei licenziamenti - conclude Boccanera - per questo sabato anche noi saremo alla manifestazione di Bari per chiedere che il blocco venga prorogato. Tra le nostre richieste anche quella che venga affrontata la questione relativa ai prezzi delle materie prime e agli approvvigionamenti dei componenti". Sulla questione interviene anche Natascia Innamorati della Fiom Cgil. "Ci sono aziende che hanno la possibilità di mettere quei soldi in più sulle materie prime perché fanno una produzione che poi gli consente di riversare l'aumento sul cliente finale - sottolinea Innamorati - il problema è soprattutto per quelle aziende che non hanno fatto magazzino, che si trovano di fronte a un aumento delle materie prime ma che hanno una produzione diversa che non gli permette di recuperare quell'aumento". Alcuni materiali avrebbero subito aumenti anche del 200%, destinati a restare tale anche per tutto il prossimo anno. "Lo Stato ha previsto incentivi a pioggia ma senza prevedere strumenti per calmierare i prezzi - ha detto Innamorati - e questo oggi è un problema". Dinamiche che, insieme a tutta una serie di altre problematiche, potrebbero influire in maniera pesante sullo sblocco dei licenziamenti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza