Ancora dubbi da chiarire sul
futuro della Betafence di Tortoreto (Teramo), leader nel mercato
internazionale nella produzione di recinzioni in metallo.
Nonostante si sia aperto uno spiraglio con l'annuncio di un
incremento dei livelli produttivi nel 2024, secondo i sindacati
non ci sarebbe molto da esultare. L'azienda è interessata da un
processo di ristrutturazione e cambio proprietà che potrebbe
portare a una riduzione del personale. Ma oggi è arrivato
l'annuncio, dalla proprietà stessa, di un aumento della
produzione nel 2024 che potrebbe portare a una riduzione del
numero di addetti in esubero.
La notizia è stata accolta positivamente dai partecipanti al
tavolo istituzionale convocato dall'assessore al Lavoro della
Regione Abruzzo Pietro Quaresimale, che ha parlato di "segnali
incoraggianti", al quale hanno preso parte Rsu, sindacati e
azienda, dove la Betafence ha motivato l'aumento della
produzione con l'assunzione di due commesse provenienti da
clienti nuovi. Quaresimale ha commentato l'annuncio come "un
percorso di recupero importante". Di diverso parere i sindacati:
"Un futuro che continua ad essere incerto e a non andare nella
direzione di una concreta ripresa per il sito di Tortoreto"
hanno commentato i segretari Marco Boccanera (Fim Cisl),
Natascia Innamorati (Fiom Cgil) e Michele Paliani (Uilm Uil).
Quaresimale ha ricordato che nel 2020 al ministero dello
Sviluppo economico fu aperto un tavolo per gestire la chiusura
dello stabilimento di Tortoreto. "Nel 2023 siamo alle prese con
una nuova proprietà che ha garantito la permanenza dell'unità
produttiva a Tortoreto". Secondo i sindacati "è strano che la
prima volta che viene data una notizia di una prospettiva
positiva questa non sia sostenuta da numeri da analizzare o da
documenti che possano rimanere nel tempo. Prassi anche poco
ortodossa, considerando che siamo a un tavolo istituzionale.
Abbiamo chiesto di entrare in possesso del piano industriale per
poter fare le effettive valutazioni e monitorare l'andamento".
La Betafence ha assicurato che nei prossimi giorni verranno
consegnate le linee del nuovo Piano industriale alla Regione che
si preoccuperà di girarle ai sindacati.
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