Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
In collaborazione con Gran Sasso Acqua
"Le interruzioni dell'erogazione
idrica all'Aquila sono state, nei primi mesi del 2025, in linea
con il passato, nonostante, dopo un lungo stop, siano ripresi i
lavori di ricostruzione dei nuovi sottoservizi, con l'avvio di
due lotti del secondo stralcio, ai quali se ne aggiungerà un
terzo a inizio estate, e nonostante l'azienda abbia avviato una
corposa campagna di verifica e riparazione delle numerose
perdite a cui la rete di distribuzione, particolarmente estesa e
vetusta, è purtroppo particolarmente soggetta". Così, in una
nota, Ivo Pagliari, presidente della Gran Sasso Acqua spa,
società che gestisce il servizio idrico integrato in 32 Comuni
del comprensorio aquilano. "Le quotidiane polemiche - prosegue
Pagliari - sono del tutto strumentali, anche perché l'azienda
dal 2024 ha implementato la comunicazione alla popolazione delle
sospensioni, con avvisi diramati con congruo anticipo su tutti i
canali, a partire da quelli social fino a quelli istituzionali e
tramite la stampa".
In particolare, nel periodo 1 gennaio-13 marzo 2025 sono
state 34 le interruzioni, di cui solo 10 per interventi
programmati e sempre comunicati tramite sito e social
istituzionali e stampa, alcune sono state causate da soggetti
terzi sulla linea di distribuzione idrica, le restanti
interruzioni si sono rese necessarie per riparazioni urgenti a
seguito di guasti improvvisi che, tuttavia, hanno implicato una
chiusura media di appena tre ore.
"Gli interventi finanziati dal Pnrr riguardano le attività di
rilievo, digitalizzazione e distrettualizzazione di 1.340 km
delle reti di distribuzione che, insieme all'installazione di
28.000 contatori digitali di nuova generazione, contribuiranno
al contenimento delle perdite con un risultato atteso di
miglioramento del 20%. Al 31-12-2024 è stato rispettato il
target dei 1.000 km di rete distrettualizzata. Dopo il
completamento di queste attività - spiega il presidente - sarà
possibile adottare un modello gestionale più efficace e veloce
anche in termini di previsione degli interventi manutentivi da
porre in essere".
"Il territorio aquilano - ricorda Pagliari - è molto
penalizzato dalla vetustà degli acquedotti e dai danni indotti
dal terremoto in via diretta e indiretta. È opportuno
considerare che gli interventi di messa in sicurezza del
patrimonio edilizio e quelli di ricostruzione hanno generato
ulteriori stress locali alle reti di distribuzione che nei
centri abitati manifestano notevoli problematiche di tenuta. La
Gsa sta affrontando questo problema di concerto con i Comuni e
gli Uffici speciali per la ricostruzione, ma si tratta di
processi lunghi e complessi che, per la specificità della loro
natura e la necessità di coordinamento con i piani di
ricostruzione, non potranno essere risolti in un orizzonte
temporale di breve termine".
"La Gsa - conclude il presidente - si è adoperata
individuando una serie di interventi strutturali di medio e
lungo termine che riguardano sia l'ambito idrico sia quello
depurativo, la cosiddetta programmazione sulla quale sono state
impegnate le migliori risorse professionali, che dal 2024 ha
portato al finanziamento di importanti interventi".
In collaborazione con Gran Sasso Acqua
Ultima ora