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Ain, per tornare al nucleare servono una decina d'anni

Ain, per tornare al nucleare servono una decina d'anni

"Occorre velocizzare l'approvazione di legge delega e decreti"

ROMA, 28 gennaio 2025, 13:29

Redazione ANSA

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Per il ritorno del nucleare in Italia "l'arco di riferimento sono una decina d'anni. Perché questo avvenga, perché nel giro di sette, otto o dieci anni abbiamo l'energia nucleare allacciata in rete, dobbiamo velocizzare i tempi della politica riguardo alla legge delega e ai decreti".
    Lo ha detto il presidente dell'Associazione italiana nucleare, Stefano Monti, in audizione davanti alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera.
    Monti ha detto che "si assiste a un rinnovato interesse per il nucleare nel mondo. Alle Cop28 e 29 oltre trenta paesi si sono impegnati a triplicare la produzione da questa fonte, il G7 ne ha ribadito l'importanza, il rapporto Draghi ha detto che è necessaria. L'Agenzia internazionale per l'energia ha scritto che il nucleare è all'apice di una nuova era".
    Per Monti "a livello europeo ogni giorno si registrano nuovi impianti, in Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Francia, Regno Unito. E' esplosa la domanda non solo dalle attività tradizionali, ma anche dai data center". In Italia "Confindustria ha detto che la transizone non si può fare solo con le rinnovabili. Il ddl del Mase tratta tutti i temi necessari, noi spingiamo perché venga approvato al più presto".
    Monti ha spiegato che "sono 60 gli impianti nucleari in costruzione nel mondo", ma "l'installazione è andata verso l'Asia". Secondo il presidente di Ain "in Europa non siamo più competitivi, e stiamo cercando di recuperare. Ci sono problemi a costruire impianti nuovi a causa di politiche sbagliate negli ultimi vent'anni, che hanno fatto perdere capacità, ad esempio sulla supply chain".
    Sulla questione dei costi del nucleare rispetto alle rinnovabili, Monti ha sostenuto che "per le rinnovabili spesso si considera solo il costo di generazione. Ma se si tiene conto dei costi di sistema, cioè l'adeguamento delle reti e gli stoccaggi, i costi aumentano di due o tre volte". Alla tesi che l'elettricità da nucleare sia costosa, il presidente dell'Ain ha risposto "basta guardare alla Francia. Ci piacerebbe avere i loro costi dell'energia".
    Quanto alla sicurezza delle centrali, "se si guardano i dati - ha concluso Monti - il nucleare è la sorgente più sicura al mondo".
   

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