È stato appena pubblicato, informa
l'ateneo romano, l'elenco dei 60 progetti che beneficeranno dei
134 milioni di euro disponibili nel quadro della prima call del
Programma europeo che si propone di affrontare sfide comuni tra
le due sponde del Mediterraneo.
"Si tratta di un risultato di particolare rilevanza -
sottolinea la rettrice Antonella Polimeni - considerando le 630
proposte inizialmente presentate e la natura stessa del
Programma Interreg NEXT MED, attualmente la misura più
significativa dell'Unione europea a sostegno della cooperazione
in ambito euro-mediterraneo.
Sono particolarmente orgogliosa che
Sapienza sia stata selezionata per un progetto riguardante il
patrimonio culturale considerato non solo un settore chiave per
il Mediterraneo, ma anche un ambito in grado di attivare
processi di sviluppo sostenibili e duraturi". Questa prima call
ha visto i progetti candidati impegnarsi in quattro ambiti
strategici prioritari, proponendo soluzioni innovative e
autenticamente transnazionali. I campi di interesse del
programma sono: la competitività sul piano produttivo e della
crescita economica; il contrasto agli effetti del cambiamento
climatico; la formazione, l'inclusione lavorativa e il
miglioramento dell'assistenza sanitaria; le politiche comuni tra
i governi dei paesi mediterranei. La partnership comprende
istituzioni accademiche di rilievo e organizzazioni con una
forte radicazione territoriale ed esperienza nella cooperazione.
Oltre alla Sapienza, capofila del progetto, partecipano tra le
università, l'Universidad Polytechnica de Valencia (Spagna), la
Ain Shams University (Egitto), la An-Najah National University
(Palestina) e tra gli enti, la Fondazione MeNO ETS (Italia), il
Tarmeem Center for the Training on the Preservation of Cultural
and Natural Heritage (Giordania), la ANIMED (Tunisia).
In questo contesto il progetto DIEM, coordinato da Carlo
Bianchini, prorettore per il Patrimonio architettonico di
Sapienza, si inserisce nell'ambito del rafforzamento delle
politiche di formazione, affrontando nel triennio di attuazione
la cruciale sfida dell'accesso inclusivo a opportunità di
istruzione, formazione continua e miglioramento delle
competenze, temi questi che accomunano, seppur con differenze
locali, molte regioni e comunità su entrambe le sponde del
Mediterraneo. L'obiettivo principale di DIEM sarà rafforzare e
innovare i sistemi di apprendimento e insegnamento nei Paesi
partner (Italia, Spagna, Tunisia, Egitto, Giordania e
Palestina), favorendone l'integrazione e la compatibilità
reciproca. Inoltre il focus sul patrimonio culturale consentirà
di sfruttare il suo effetto moltiplicatore, favorendo lo scambio
di know-how, la valorizzazione delle persone e, infine, la
crescita culturale. In questo quadro DIEM punterà a promuovere
l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro, con
particolare attenzione ai giovani e alle categorie svantaggiate.
Il progetto prevede un approccio integrato, sviluppando attività
multidisciplinari che traggono vantaggio dall'esperienza
consolidata dei suoi partner. Concretamente il progetto si
articolerà lungo tre principali linee di intervento:
l'erogazione di programmi di insegnamento e formazione a livello
universitario, di scuola superiore, per personale delle
amministrazioni; creazione di un toolkit per
l'insegnamento/apprendimento, in grado di integrare tradizione,
tecnologie emergenti (come l'intelligenza artificiale) e le
esperienze acquisite durante la pandemia; coinvolgimento, oltre
che dei beneficiari diretti, delle comunità dei territori dei
sei Paesi partner. (ANSAmed).
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