ROMA - Più di 160 operatori sanitari di Gaza, tra cui oltre 20 medici, si trovano ancora nelle strutture di detenzione israeliane e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dell'Onu ha espresso profonda preoccupazione per il loro benessere e la loro sicurezza. Lo riporta il Guardian.
Secondo la ong palestinese Healthcare Workers Watch (Hww), 162 membri del personale medico sono attualmente detenuti in Israele: tra loro ci sono alcuni dei medici più anziani di Gaza, mentre altri 24 sono scomparsi dopo essere stati prelevati dagli ospedali durante il conflitto.
Il direttore di Hww, Muath Alser, ha affermato che la detenzione di un gran numero di medici, infermieri, paramedici e altri operatori sanitari di Gaza è illegale ai sensi del diritto internazionale e aumenta le sofferenze dei civili poiché nega loro le necessarie cure mediche. "Il fatto che Israele prenda di mira in questo modo il personale sanitario sta avendo un impatto devastante sulla fornitura di assistenza sanitaria ai palestinesi, con grandi sofferenze, innumerevoli morti prevenibili e l'effettiva eliminazione di intere specialità mediche", ha detto Alser.
L'Oms afferma di aver verificato che 297 operatori sanitari di Gaza sono stati detenuti dall'esercito israeliano dall'inizio della guerra, ma l'Oms non dispone di dati aggiornati su quanti siano stati rilasciati o rimangano in detenzione.
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