"Il ciclismo come metafora della
vita, pieno di salite, cadute ma anche discese". Lorenzo
Fontana, presidente della Camera dei Deputati, apre così la
presentazione della seconda edizione della Coppa Italia delle
Regioni di ciclismo a Palazzo Montecitorio. Trentuno tappe (21
maschili e 10 femminili) che toccheranno 11 regioni e 600
comuni, con una novità importante nel 2025: l'equiparazione del
montepremi tra uomini e donne. Al via il 5 marzo e si chiude il
3 giugno per una manifestazione che il ministro degli esteri,
Antonio Tajani, in un video messaggio ha definito "innovativa",
mentre il ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo
Giorgetti, impegnato all'estero, nel suo saluto si è voluto
soffermare anche sull'importanza industriale. "La bici è
finalmente tornata protagonista dopo la crisi di settore", dice
il titolare del Mef, anticipando poi i tanti interventi nella
Sala della Regina. Dalla ministra del turismo, Daniela
Santanchè, passando per quello per lo sport e per i giovani,
Andrea Abodi, fino ad arrivare alla ministra delle pari
opportunità, Eugenia Maria Roccella, e il presidente della lega
del ciclismo professionistico, Roberto Pella. Due i temi su cui
si batte in particolare Abodi: "C'è quello delle infrastrutture,
dove abbiamo ancora troppa disarticolazione con il ministro
Salvini, e poi c'è quello della sicurezza stradale perché sono
ancora troppi i morti e non solo nelle gare, anche nei giorni
normali". La Santanché, invece, parlando del cicloturismo
analizza alcuni suoi dati: "Ha un impatto di 5,5 miliardi, ha
portato 7,5 milioni e mezzo di persone e un giro di affari che
sfiora i 9 miliardi, rappresentando nel panorama del turismo il
suo 7%". E la "Coppa Italia delle Regioni può aiutare ancora di
più a crescere e destagionalizzare", sottolinea la ministra,
prima di lasciare il microfono alla Roccella che parlando
dell'evento lo definisce come un "progetto che racchiude tutto:
pari opportunità, orgoglio di appartenere a una nazione
meravigliosa come la nostra e la voglia di essere insieme al
campione in strada". Tutto "senza quell'animosità che
contraddistingue altri sport", chiude Pella. Appuntamento dunque
al 5 marzo.
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