In Calabria mancano 66 medici di
medicina generale. E' questa la stima elaborata dalla Fondazione
Gimbe e contenuta nel rapporto realizzato in base alla
situazione dell'assistenza sanitaria di base in tutto il Paese.
Il massimale di 1.500 assistiti nella regione viene
superato dal 37,2% del totale dei medici di base attivi nella
regione, dato inferiore alle media nazionale che è pari al
51,7%. Il numero medio di assistiti per ogni professionista al
primo di gennaio del 2024 era pari a 1.265 (media nazionale
1.374). Da qui la stima della fondazione sul livello di deficit
di medici di baseattuato tenendo in considerazione il rapporto
ottimale che è pari a un medico ogni 1.200 assistiti.
Secondo quanto rilevato dalla Fondazione Gimbe, inoltre,
tra il 2019 e il 2023 i Medici in regione si sono ridotti del
20,9%. La media nazionale della riduzione è pari all'12,7%. Nel
2024 i partecipanti al concorso nazionale per il corso di
formazione specifica in medicina generale sono stati inferiori
ai posti disponibili: -1 candidati (-2%) rispetto alle borse
finanziate (media Italia -15%).
"L'allarme sulla carenza dei medici di base - afferma Nino
Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe - riguarda ormai
tutte le regioni e affonda le radici in una programmazione
inadeguata, che non ha garantito il ricambio generazionale in
relazione ai pensionamenti attesi. Negli ultimi anni poi la
professione ha perso sempre più attrattività, rendendo oggi
spesso difficile per i cittadini trovare un professionista
vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute,
soprattutto per anziani e persone fragili".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA