"Poniamo alla vostra attenzione la drammatica situazione che ci siamo trovati a vivere. Siamo certi che ne abbiate sentito parlare. La denunciamo al Presidente De Luca da 2 anni, ma non abbiamo ancora ottenuto l'attenzione che un caso tanto eclatante meritava, non solo per la vita dei nostri figli, ma anche per il prestigio di un centro di accoglienza che è andato smarrito". Lo scrivono, in una lettera apert, i componenti del comitato genitori dei trapiantati di cuore e trapiantati adulti in relazione alla situazione dell'ospedale Monaldi di Napoli. Destinatari le "tante persone importanti" che lavorano nel nosocomio, Raffaele Calabrò, Maria Giovanna Russo, Antonio Cocione, Bruno Zuccarelli. "Insomma - sottolineano al comitato - abbiamo la fortuna di annoverare tra i professionisti del nostro ospedale nomi eccellenti della politica e della società Nazionale. A loro dunque è rivolto questo appello: una situazione triste, ma anche grave che porta il nostro ospedale alla ribalta della cronaca non più per i successi, ma per i lutti e la disorganizzazione e le pecche programmatorie. Chiediamo a Voi di aiutarci a recuperare la nostra dignità di malati, ma anche di cittadini campani che sanno che non è necessario fuggire dalla nostra regione per curarsi perché qui abbiamo eccellenze che non vengono messe in grado di operare per motivi che non capiamo. Grazie di cuore per la vostra attenzione".
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