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Professore aggredito a Casavatore, "vittime anche i ragazzi"

Professore aggredito a Casavatore, "vittime anche i ragazzi"

"Generazione incattivita e arrabbiata, è un problema diffuso"

ROMA, 22 febbraio 2022, 14:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Le vittime siamo due: io e i ragazzi. Io perché ho subito l'aggressione, ma anche loro, gli studenti, ai quali viene mostrata una società falsata, non basata sull'amore e sul rispetto ma sull'odio". A parlare è il professor Enrico Morabito, aggredito e picchiato sotto casa per aver richiamato all'ordine gli studenti in classe a Casavatore, nel Napoletano. "Io come tanti altri sono un docente precario, nella scuola De Curtis ho fatto una supplenza di sette giorni in una prima media - racconta con la fronte ancora coperta dalla medicazione -. Durante il mio ultimo giorno di lezione la classe ha cominciato a 'dar di matto'. Allora ho messo una nota, come del resto fanno molti degli altri insegnanti, il registro di quella classe è pieno di note di demerito".
    "Nonostante la nota - spiega il docente -, la classe ha continuato a disturbare la lezione: chi usciva, chi faceva assembramenti, chi si sedeva sul davanzale della finestra. A quel punto li ho richiamati un po' più aspramente, dicendo loro che se avessero continuato così, la scuola poteva decidere provvedimenti disciplinari più seri, come la sospensione. La cosa è finita lì". O almeno così sembrava: "Nel pomeriggio mi hanno citofonato a casa, mi sono trovato di fronte cinque persone che mi hanno chiesto se fossi io Enrico. Ingenuamente - ricostruisce - ho risposto di sì. 'Allora sei tu il professore della De Curtis', ha detto uno di loro, e a quel punto è iniziato il pestaggio. Alcuni mi bloccavano mani e gambe mentre gli altri mi prendevano a calci e pugni. Dopo avermi sbattuto la testa contro il portone del palazzo, sono andati via dicendo: 'non tornare più a scuola e non denunciare ai carabinieri perché tanto non ci interessa'. La prima cosa che ho fatto è invece proprio chiamare le forze dell'ordine, che mi hanno trovato in uno stato di semincoscienza e hanno chiamato l'ambulanza".
    Portato al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, Enrico Morabito è stato medicato e dimesso con una prognosi di sette giorni di riposo.
   

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