"La stessa dignità, lo stesso
scatto di orgoglio e riscatto dimostrati dal sindaco, Gaetano
Manfredi, dopo la distruzione della Venere degli stracci me lo
aspetterei anche per le tante opere d'arte rubate vilmente dal
quadrato degli uomini illustri del cimitero monumentale di
Poggioreale" dice Fabrizio Luongo, vice presidente di
Casartigiani Napoli lanciando l'SoS sulla condizione in cui si
trova l'area. "I busti bronzei di 100 anni e più sono stati
meschinamente rubati probabilmente per essere fusi - afferma
Luongo - Un percorso artistico e culturale inserito nel Maggio
dei Monumenti che per il momento sarebbe opportuno celare. Una
violenza alla storia, alla cultura, al culto degli uomini
illustri della città, dove grandi artisti rinomati in tutto Il
mondo riposano". Il dirigente dell'organizzazione artigiana
evidenzia che "sono stati rubati busti e lettere di rame e
bronzo richiamanti Ernesto Murolo, Benedetto Croce, Salvatore Di
Giacomo, Vincenzo Gemito, Ippolito Amicarelli - di cui
quest'anno ricorre il bicentenario della nascita ed a gennaio
2024 il centenario della costruzione del busto - e tanti, tanti,
troppi altri".
"La risposta determinata, coraggiosa e tempestiva del sindaco
per l'opera di Pistoletto fa onore alla città nel dimostrare che
le cose distrutte, rubate a Napoli debbano trovare risposta con
la mobilitazione della società civile per una ricostruzione,
perché non bisogna arrendersi al vandalismo, alla violenza e
alla prepotenza" afferma Luongo il quale aggiunge, riferendosi
al quadrato degli uomini illustri: "Ho personalmente constatato,
con grande tristezza, questo vero 'scippo' alla cultura e
all'arte. Mi chiedo, questo ignobile e sacrilego furto deve
avere pari risposta come la mobilitazione per la Venere degli
stracci di Pistoletto? Confido che il sindaco, di cui ho stima e
la cui sensibilità per la cultura è cosa nota ed indiscussa,
possa avviare un percorso di recupero del 'maltolto' all'arte
nel suo insieme, perché abbiamo un dovere nei confronti di
quegli uomini e quelle donne che hanno dato tanto alla nostra
terra e ora inermi e 'dormienti' attendono la nostra reazione.
Finché avremo la capacità di indignarci ci sarà sempre
speranza".
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