La Fise del domani: è il titolo del
convegno promosso a Napoli occasione scelta per sottoporre ai
presenti la candidatura alla presidenza nazionale della
federazione italiana sport equestri per il quadriennio 2025/29
di Duccio Bartalucci e quella alla guida del comitato regionale
Campania per lo stesso periodo di Paolo Pastorino.
Ad aprire i lavori Gianluca Caracciolo, che ha poi ceduto la
parola a Bartalucci: "La Campania mi è particolarmente cara - le
sue parole - anche perché ho avuto la fortuna di vincere tanto
in questo territorio e ho ricevuto enormi gratificazioni da
parte del pubblico e dei tanti amici conosciuti nel mondo
dell'equitazione. Oggi avvertiamo la necessità di cambiare la
Fise e da quello che riscontro siamo in tanti a volerlo".
Il candidato alla presidenza nazionale della Fise ha poi posto
l'accento sulla validizzazione da parte del Coni dei criteri
applicativi utili per poter usufruire del voto elettronico in
occasione della prossima tornata elettorale per il rinnovo delle
cariche federali: "È un passo importante verso il futuro delle
federazioni nazionali. Finalmente si concretizza una grande
opportunità, per la quale come 'La fise del domani' ci siamo
battuti in maniera energica. Questo nuovo sistema di votazione
renderebbe la procedura più democratica e trasparente,
consentendo inoltre un grande risparmio, sia per gli elettori
sia per la federazione. Soldi che potrebbero essere invece
utilizzati a sostegno dell'attività sportiva e di formazione e
sportiva".
Poi è toccato a Paolo Pastorino, veterinario ippiatra,
fiduciario Fise dal 1995, veterinario delegato Fei dal 2002, che
ha detto di avere "accettato con orgoglio la sfida per la sua
presidenza del comitato regionale Campania per il prossimo
quadriennio olimpico". Pastorino ha esortato i presenti a
recarsi "a Roma il 9 settembre a votare per Duccio Bartalucci,
grande persona, che conosco dal 1997 con la sua scuola per
cavalieri, grande lavoratore e professionista".
Il candidato alla presidenza del comitato campano Fise ha quindi
illustrato alcuni punti del proprio programma: "Benessere del
cavallo, programmi equestri per la formazione dei giovani ed
un'attenta valutazione della programmazione sportiva degli
eventi, in modo da evitare ad esempio che per il futuro ci si
trovi a volte a gareggiare in orari improponibili, spesso anche
alle 14 nel periodo estivo, mettendo a rischio la salute di
cavalli e cavalieri, senza che nessuno si preoccupi di
intervenire, anteponendo quasi sempre la ragione economica a
quella della salute e del benessere dei binomi in gara".
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