Continua l'attività di monitoraggio
da parte del Centro Coordinamento Soccorsi, convocato dal
prefetto di Napoli, Michele di Bari, presso la Sala operativa
della Protezione Civile in collegamento costante con il
prefetto Fabio Ciciliano, capo dipartimento della Protezione
Civile, con il direttore dell'Ingv, Mauro di Vito, il
direttore della protezione civile della Regione Campania, Italo
Giulivo, il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Ettore
Acerra, con le forze di polizia, la Capitaneria di Porto, le
Aziende Sanitarie Locali, il 118, l'Enel, la Croce Rossa, oltre
che con i Comuni di Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida,
in particolare dopo la scossa delle 00.19, di magnitudo 3.9, in
zona Pisciarelli.
L'evento, pur non facendo registrare danni a persone o cose,
è stato particolarmente avvertito, ed ha creato allarme nella
popolazione. Il Comune di Bacoli non ha segnalato criticità, nè
si è trovato nella condizione di dover aprire un hub di
accoglienza sul proprio territorio, mentre il Comune di Pozzuoli
ha aperto il Palatrincone che, nella notte, ha ospitato 9 nuclei
familiari.
Sempre a Pozzuoli, circa 500 persone hanno trascorso la notte in
aree di parcheggio attrezzate nelle quali sono stati
distribuiti generi di prima necessità, tra cui le coperte
termiche.
Anche a Napoli, molti residenti nella zona Pisciarelli, vicina
all'epicentro della scossa più importante, hanno deciso di
trascorrere la notte in automobile davanti alla ex Base Nato di
Bagnoli e all'esterno dell'Ippodromo di Agnano.
Il direttore dell'Ingv ha reso noto che gli eventi, tuttora in
atto, sono stati circa 180.
Nell'ultima riunione delle ore 7.30, i Sindaci hanno
evidenziato che, anche in via precauzionale, sono in atto le
verifiche su alcuni edifici scolastici. La Capitaneria di Porto
sta procedendo alle verifiche sulla zona costiera, già in
passato interessata da frane.
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