Per uno dei più grandi eroi della
storia d'Italia comincia il percorso di beatificazione voluto da
Papa Francesco. Salvo D'Acquisto è il vice brigadiere napoletano
che 82 anni fa, di fronte alla follia degli occupanti nazisti,
sacrificò la sua vita per salvare ventidue civili italiani
innocenti. Il 23 settembre 1943 fu fucilato a 23 anni da un
plotone d'esecuzione dei militari tedeschi a Palidoro,
assumendosi la responsabilità dell'omicidio, che non lo
riguardava, di alcune truppe di Hitler.
Nato a Napoli nel 1920, si arruolò nei Carabinieri nel 1939 e
l'anno seguente fu aggregato alla 608esima sezione
dell'Aeronautica per essere trasferito in Africa settentrionale.
Tornò in Italia nel 1942 per seguire un corso per sottufficiali
a Firenze e l'8 settembre 1943, con il grado di vicebrigadiere,
fu assegnato alla caserma dei carabinieri di Torre ni Pietra di
Palidoro, in provincia di Roma. Qui la sera del 22 settembre
un'esplosione in una vicina caserma abbandonata della Guardia di
Finanza uccise due militari tedeschi ferendone altri, che
avevano occupato quel luogo stabilendone una sorta di quartier
generale. La deflagrazione avvenne a causa di alcune bombe a
mano, dimenticate in quel posto dalle Fiamme gialle all'interno
di una cassa, che esplosero quando i tedeschi ispezionavano quel
luogo. L'episodio fu il pretesto per organizzare un
rastrellamento e il mattino seguente i tedeschi si presentarono
alla vicina stazione dei carabinieri di Torre in Pietra
trascinandovi 24 civili, fermati casualmente nei dintorni. I
nazisti, convinti di poter legittimare il loro gesto, chiesero
la presenza del comandante della stazione di Torre in Pietra. Il
maresciallo era assente e il vice brigadiere D'Acquisto fu
costretto a seguire i tedeschi con i loro prigionieri: dopo un
interrogatorio sommario, durante il quale ciascuno professò
innocente, l'ufficiale tedesco ordinò che a 22 civili fosse data
una pala perché si scavassero la fossa. Fu allora che il vice
brigadiere, per salvare i 22 civili, si autoaccusò
dell'attentato e fu fucilato sul posto mentre tutte le altre
persone furono rilasciate. Nella motivazione della medaglia
d'oro al valor militare, che fu assegnata alla sua figura il 25
febbraio 1945 - stesso giorno della notizia del processo di
beatificazione -, si legge: "Esempio luminoso d'altruismo,
spinto fino alla suprema rinuncia della vita"
Di fronte alla torre di Palidoro, sul luogo della
fucilazione, è stata eretta una lapide. A D'Acquisto è stato
intitolato il 149esimo corso allievi Carabinieri ausiliari,
oltre a strade, monumenti, scuole, teatri e diverse caserme
dell'Arma, tra cui la caserma Salvo D'Acquisto di Roma a Tor di
Quinto.
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