"La bellezza e la sapienza ancora una volta vincono su tutto e la luce della civiltà, che noi qui vediamo anche se il cielo oggi è un po' coperto, ma la sentiamo, la avvertiamo, emana da questi affreschi, da questi ambienti straordinari, e può illuminare ancora le nostre vite e le nostre coscienze". Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è arrivato a Pompei per ammirare la nuova scoperta delle megalografie della "casa del Tiaso" con il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel, definito dal ministro "un fuoriclasse circondato da fuoriclasse".
"È un momento storico, un momento in cui Pompei si disvela a noi ancora nella sua misteriosa grandezza, perché questo ciclo di affreschi, come abbiamo appena ascoltato, rappresenta qualcosa di unico, di cui ci sono poche tracce tra le testimonianze archeologiche che non siano semplicemente delle fonti letterarie, quindi è realmente uno squarcio particolare che si apre su un mondo straordinario".
"Immaginatevi come sarà questo posto tra un secolo quando è altamente probabile che nessuno di noi sarà piu qua. Ci sarà qualcuno che starà studiando questo giorno, questo momento e verrà storicizzato, periodizzato questo momento, cioè il momento in cui è stato scoperto il ciclo di affreschi della casa del Tiaso. Quando il direttore Zucktriegel è venuto a parlare con lo stesso trasporto, lo stesso entusiasmo, la stessa ispirazione con cui vi ha raccontato, per sommi capi, perché c'è tanto ancora da studiare, da scoprire, ciò che state per vedere, il primo pensiero è stato appunto questo".
Giuli, investimenti a Pompei continuano, sono ben spesi
"Gli investimenti per Pompei ci sono sempre stati, ci sono, e i risultati dimostrano che sono soldi molto ben impegnati, e continueranno a esserci" ad ora "siamo oltre 33 milioni già stanziati e altri ne verranno stanziati. Adesso è presto per quantificarli anche perché l'ideale è stupire verso l'alto e quindi non dire cifre che siano improvvisate per poi darne di più". Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al termine della visita al Parco archeologico di Pompei dove è stata presentata la scoperta di un grande affresco che rappresenta i misteri dionisiaci . "È un'emozione straordinaria e un senso di responsabilità istituzionale che sopraggiunge subito dopo l'emozione perché una meraviglia come questa va custodita, protetta, ricercata, studiata, tutelata e tramandata nelle migliori condizioni" ha commentato il ministro.
"Faremo tutto il possibile per Pompei, come è stato già fatto dai miei predecessori, come abbiamo intenzione di fare. La ripresa delle attività di scavo è una delle missioni principali che noi ci assumiamo, cantiere per cantiere, non sottovalutiamo l'importanza, e anche in questo il direttore Zugtriegel si sta dimostrando eccezionale anche della pubblicazione scientifica di ciò che scopriamo" ha spiegato il ministro ricordando che "nel 2023 abbiamo avuto oltre 4 milioni e 87mila visitatori che nel 2024 hanno superato quota 4 milioni e 177 mila". Dari che significano molto "non soltanto per il Ministero della Cultura ma per il Governo intero, per il mondo che osserva l'importanza della cultura in tutte le sue sfaccettature". Inoltre il cantiere sarà accessibile al pubblico, cosa che "significa condivisione, partecipazione". Infine altre risorse saranno destinate al rilancio della "Scuola di Pompei " attraverso la quale studenti di archeologia di tutta Italia possono partecipare agli scavi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA