Il tour motivazionale universitario
#NonCiFermaNessuno, giunto alla sua undicesima edizione, riparte
dall'Università Parthenope di Napoli. Guidato da Luca Abete, il
talk ha visto protagonisti dodici studenti che si sono
confrontati su temi quali fragilità, disagio, gap generazionale
e incertezza sul futuro. "Non esistono solo cervelli in fuga -
ha detto Abete - ma anche tanti cervelli in gabbia: ragazzi che
restano, ma si sentono senza via d'uscita, faticano a trovare
stimoli, ispirazioni, che limitano il loro potenziale. Per me
partire da Napoli è un segnale chiaro di una priorità non
scontata".
La campagna sociale #NonCiFermaNessuno, che vanta la medaglia
del Presidente della Repubblica e ha goduto del patrocinio del
Ministero dell'Università e della Ricerca, quest'anno propone
una ricetta contro il disagio giovanile: ascolto reciproco,
confronto proficuo e supporto concreto.
Il claim di questa edizione - Nessunə è solə - esplicita la
mission del progetto: "Oggi molti giovani si ritrovano
iperconnessi - dice Abete - ma accompagnati dalla sensazione di
non aver nessuno intorno. Il tema della solitudine è esploso
come un'improvvisa consapevolezza soprattutto dopo il Covid.
Rifugiarsi nei social network per molti è stata una necessità,
ma ora è tempo di guardare tutto e tutti con occhi diversi. Se i
social ci hanno insegnato a contare gli amici, insomma, adesso
bisogna ricominciare ad averne davvero".
Presente il rettore, Antonio Garofalo, che ha mostrato di
apprezzare l'iniziativa: "Disagio giovanile, senso di solitudine
e paura sono sentimenti fin troppo diffusi oggi nelle comunità
di giovani. Dobbiamo invece far sì che i ragazzi non siano mai
soli, ma abbiano dei luoghi di aggregazione per socializzare,
crescere insieme, rispettarsi e scambiare idee e opinioni.
Questo è uno dei compiti delle Università".
La consegna del Premio #NonCiFermaNessuno alla studentessa
Sabrina Vitale ha catalizzato l'attenzione su un tema, quello
delle malattie croniche invisibili, di cui si parla ancora
troppo poco. "Il senso di solitudine per chi soffre di ipertono
del pavimento pelvico, vulvodinia, adenomiosi ed endometriosi è
terribile. Questa condizione mi ha limitato perché il tabù porta
silenzio e il silenzio porta solitudine. Spero che questa
occasione possa servire a infondere coraggio e consapevolezza",
ha detto.
Molto applaudito il vincitore di Sanremo Giovani, Andrea
Settembre, ospite a sorpresa della tappa napoletana che ha
rivolto parole di incoraggiamento: "Noi studenti universitari
tendiamo a sentire la pressione, l'ansia di dare gli esami e
soprattutto di stare al passo con gli altri. Non saremo mai
lenti se andiamo al nostro ritmo. Oggi, sapere che c'è chi
ritrova la propria storia nelle mie canzoni e riesce ad
affrontare i momenti di solitudine, mi gratifica".
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