(di Matteo Alfieri)
I capelli lunghi, colorati e con
alcune treccine, un volto sorridente e solare. Aurora Bellini,
19 anni, abitava a Batignano, piccola frazione a nord di
Grosseto. Una sorella gemella, la passione per il pattinaggio
artistico quando era ancora piccola, un vero e proprio pallino
per la pittura e l'arte. La notte scorsa stava raggiungendo la
Sicilia sul traghetto Cruise Bonaria, partito da Napoli insieme
ai compagni della quarta geometri dell'istituto Manetti
Porciatti di Grosseto quando si è sentita male. L'hanno trovata
i suoi compagni riversa nel bagno della cabina intorno alle 2.
E' morta poco dopo nel porto di Sorrento dopo che i medici
avevano fatto di tutto per far ripartire il suo cuore.
E' finita così, prima di cominciare, la gita di fine anno in
Sicilia per la studentessa grossetana. Insieme ai suoi compagni
avrebbe dovuto fare il Tour della legalità, un percorso alla
scoperta di luoghi e persone che hanno combattuto la mafia. E
invece la sua vita si è conclusa su una motovedetta della
Guardia costiera che l'aveva prelevata per i soccorsi. Portata
a Castellamare di Stabia la salma è stata trasferito a Nocera
Inferiore, in provincia di Salerno. Secondo quanto emerso dai
primi accertamenti medici non si esclude che la ragazza possa
aver avuto un infarto.
Quando è partita la richiesta di soccorsi la nave era a
quaranta miglia al largo di Capri. Dopo la partenza, in base a
quanto ricostruito, sembra che la giovane fosse andata nella sua
cabina insieme ad altri compagni che poi hanno dato l'allarme. A
nulla sono valsi i tentativi estremi dei medici che hanno
provato a salvarla. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un
fascicolo al momento contro ignoti e disposto l'autopsia. Gli
investigatori hanno sequestrato tutti gli effetti personali di
Aurora trovati nella cabina della nave su cui viaggiava, anche
dei farmaci, aspirine e antinfiammatori in base a quanto emerso.
Solo come atto dovuto verrà anche eseguito un esame
tossicologico. Tra gli effetti personali presi dagli
investigatori anche il cellulare. L'acquisizione di elementi
volti a ricostruire la vicenda da parte degli investigatori
proseguirà appena la nave farà ritorno a Napoli. Il traghetto ha
infatti poi raggiunto Palermo dove la Capitaneria di porto oggi
ha ascoltato compagni e insegnanti, tutti sotto choc, il cui
ritorno a Grosseto è previsto per domani. In Campania sono
intanto arrivati i familiari della diciannovenne, il padre
Paolo, operaio, dirigente della squadra di calcio Batignano e
membro della Pro Loco della stessa frazione toscana, la madre
Erika, dipendente di un bar e la sorella gemella.
"Aurora era una ragazza solare e molto amata in tutta la
frazione di Batignano" la ricorda il deputato grossetano di Fdi
Fabrizio Rossi, anche assessore a Grosseto, amico del padre, e
che parla di "una grandissima e dolorosa tragedia" e di una
"perdita sconvolgente". La sua grande passione era diventata la
street art: aveva preso parte tra l'altro alla realizzazione di
un murale nella sua scuola di Grosseto inaugurato a febbraio
scorso. "Profondo dolore" è espresso dalla scuola della 19enne
insieme all'ufficio scolastico territoriale. Interviene anche
il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: "Esprimo il mio
profondo cordoglio per la tragica scomparsa della studentessa
dell'Istituto Manetti Porciatti di Grosseto deceduta durante una
gita scolastica. Alla famiglia, ai compagni e ai docenti rivolgo
la mia più sincera vicinanza in questo momento di dolore". "In
momenti come questo, le parole non possono esprimere pienamente
il dolore e la sofferenza che colpiscono la famiglia, gli amici
e la comunità scolastica. È fondamentale unirci in questo
momento di lutto e offrire supporto a chi è stato colpito da
questa immane tragedia" le parole del ministro del Turismo
Daniela Santanchè.
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