L'Ordine degli avvocati di Napoli
impugna davanti al Tar, per la prima volta, un provvedimento
della presidenza del Tribunale partenopeo e, contestualmente
delibera l'astensione dalle udienze civili e penali per il
prossimo 3 aprile e la convocazione dell'assemblea degli
iscritti per denunciare le disfunzioni della Giustizia.
La decisione è stata presa ieri: l'Ordine punta il dito
contro la decisione di trasferire le udienze penali del giovedì
dalla sezione distaccata di Ischia alla sede centrale del
Tribunale di Napoli che è oggetto anche di un ricorso dinnanzi
al Tar che, secondo quanto annunciato verrà presentato la
prossima settimana. Inoltre l'Ordine si scaglia anche contro la
chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord.
"È impensabile che si chiuda un presidio giudiziario per
mancanza di personale amministrativo, - ha sottolineato il
presidente Carmine Foreste - è il fallimento dello stato di
diritto, del governo e di chi amministra l'ufficio giudiziario.
Siamo giunti ad un punto di non ritorno, per questo
preannunciamo che, al netto dei provvedimenti che saranno
deliberati dall'assemblea degli iscritti dell'Ordine di Napoli,
il consiglio dell'ordine degli avvocati impugnerà nelle
opportune sedi (è stato dato mandato all'avvocato Alessandro
Barbieri) i provvedimenti della presidenza del Tribunale di
Napoli sulla scellerata gestione del settore penale della
sezione distaccata di Ischia: sulla questione dell'assenza di un
giudice togato per il settore penale per la celebrazione delle
udienze del giovedì, a fronte della richiesta del COA di Napoli
di indire la procedura di interpello affinché un magistrato
della sede centrale celebrasse ad Ischia le sole udienze del
giovedì, con decreto del presidente del Tribunale si è invece
stabilito che le udienze penali del giovedì di Ischia saranno
rinviate dal giudice onorario ad una successiva udienza da
celebrarsi a Napoli in base alla data calendarizzata dal giudice
togato di Napoli; inoltre lo stesso giudice che tratterà le
udienze di Ischia a Napoli, rinvierà le proprie udienze di
Napoli ad una udienza successiva".
Secondo gli avvocati di Napoli, "sarebbero inevitabili i
danni derivanti dal provvedimento del Tribunale visti i ritardi
nella trattazione dei processi e la mancanza di continuità della
giustizia ischitana e di quella napoletana, con gravi
ripercussioni sulla collettività per i disagi e danni ai
cittadini dell'isola, alle forze dell'ordine e all'avvocatura
ischitana, che dovranno recarsi a Napoli per trattare le udienze
di Ischia a proprie spese, invece che mandare un togato presso
la sezione per carenze di organico".
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