Si è svolto al Mimit un nuovo
tavolo di confronto sul futuro dello stabilimento Jabil di
Marcianise (Caserta), specializzato nella produzione e
assemblaggio di schede elettroniche per le telecomunicazioni.
Nel corso dell'incontro è stato illustrato il progetto
industriale di Tme, con un focus sia sul piano degli
investimenti previsti sia sui potenziali risvolti occupazionali,
anche alla luce delle prospettive di sviluppo del settore.
"Abbiamo fatto tutto il possibile per tutelare la continuità
produttiva dello stabilimento di Marcianise, in quest'area
particolarmente difficile. Nell'ambito di questa vertenza,
iniziata più di un anno e mezzo fa, abbiamo valutato ogni
ipotesi in campo e garantito il supporto pubblico per possibili
iniziative industriali sostenibili, anche attraverso la presenza
importante e significativa di Invitalia quale ulteriore garanzia
per i lavoratori dello stabilimento", ha dichiarato il ministro
Adolfo Urso.
In particolare, il progetto presentato da Tme vede il
sostegno di Jabil, con una dote finanziaria e supporto
tecnologico e condizioni favorevoli per 3 anni nel rapporto con
i principali fornitori/clienti e con l'incentivazione all'esodo
per parte dei dipendenti. Il piano prevede, inoltre, una
partecipazione di Invitalia significativa e non accessoria, con
una quota del 45%, a conferma della sostenibilità del progetto.
Il ministro Urso ha quindi ribadito l'impegno del Governo per la
tutela dell'occupazione e ha chiesto a Jabil di verificare
quanti degli attuali lavoratori intendano declinare questa
opportunità occupazionale.
"Il Mimit continuerà a monitorare la situazione e farà la
sua parte laddove ci fosse la possibilità di interventi di
consolidamento di questo processo industriale, affinché esso
prosegua e abbia un futuro solido come appunto meritano i
lavoratori di Marcianise. "È quanto ho personalmente assicurato
nel mio incontro a latere con i soli rappresentanti dei
sindacati nazionali. Noi ci assumiamo sempre le nostre
responsabilità e lavoriamo con il solo fine di tutelare la
produzione e il lavoro", ha concluso Urso.
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