Diabete, sono in arrivo nuove cure
che rivoluzioneranno l'approccio a questa malattia cronica che
comporta danni a medio e lungo termine su tutti gli organi e
apparati che, se non curata o curata male per le difficoltà di
aderenza alle prescrizioni degli specialisti ruba letteralmente
anni di vita ai pazienti. Malati che in Campania sono circa 500
mila e in aumento per ragioni di familiarità genetica ma anche
per errati stili di vita correlati all'alta incidenza di
sovrappeso e obesità sin dagli anni giovanili. Per tracciare il
punto sulla situazione sono riuniti a Napoli circa 300
specialisti provenienti da tuttiìo il Mondo riuniti al Royal
Contenental nell'0evento "Napoli Diabetologia". Un focus sulle
nove frontiere Clinico-Terapeutiche a cui partecipano i
maggiori esperti internazionali in tema di diagnosi e cura del
diabete mellito e delle sue relative complicanze con particolare
riguardo a quelle cardio-vascolari e renali. Fari puntati anche
sulle cure dell' Obesità altra condizione che coinvolge in
maniera epidemica-pandemica la popolazione mondiale con picchi
di incidenza nella provincia di Napoli. "Nel mondo dai dati del
2021 sono censiti circa 567 milioni di soggetti diabetici e si
stima che al prossimo censimento del 2024 il numero complessivo
supererà i 600 milioni - avverte Silvio Settembrini specialista
napoletano responsabile scientifico del convegno - dai dati del
2023 la popolazione di Obesi sul pianeta ha superato il miliardo
con previsioni di ulteriori incrementi nei prossimi anni. La
popolazione affetta da Malattia renale cronica ha superato gli
850 milioni e si prevede che nei prossimi due anni raggiunga il
miliardo. Diabete mellito, Malattie renali croniche, infarto del
miocardio e Ictus rappresentano dunque insieme ai tumori le
principali cause di morte sul pianeta. Le patologie
cardiovascolari (CV) rappresentano la prima causa di morbilità e
mortalità dei pazienti adulti con diabete mellito (DM). Un
paziente diabetico adulto ha una probabilità di 2-4 volte più
elevata, rispetto alla popolazione non diabetica, di malattia
cardiovascolare; inoltre il 65% dei pazienti con diabete di tipo
2 (il 90% dei casi di DM) muore per cardiopatia ischemica o
ictus".
Sebbene una riduzione dell'incidenza di malattie cardiovascolare
sia stata osservata negli ultimi anni nella popolazione generale
e anche tra i pazienti diabetici, anche grazie ai nuovi farmaci
innovativi questo dato positivo viene controbilanciato dalla
crescita costante dell'incidenza di Diabete e in particolare del
DM2 (correlato all'eccesso di peso corporeo e a uno stile di
vita insalubre), con un conseguente aumento significativo del
numero di pazienti con complicanze macro-vascolari. Nel nostro
Paese il numero di pazienti diabetici è passato da 1,5 milioni
nel 1985 a 4 milioni nel 2015, ai circa 6 milioni attuali , con
una prevalenza del 5,7% secondo i dati ISTAT; in ogni famiglia
allargata esiste un diabetico , ma si calcola che nel nostro
paese ci sia circa un milione di pazienti diabetici che non sa'
di esserlo , e quindi tale considerazione pone l'esigenza di una
diagnosi precoce per avviare rapidamente le terapie del caso in
uno con il corretto approccio dietetico, di stile di vita , e di
adeguato esercizio fisico . Circa una persona con diabete su tre
sviluppa complicanze ai reni e, viceversa, chi soffre di
malattia renale ha maggior probabilità di sviluppare complicanze
metaboliche oltre che cardiovascolari. I reni depurano il
sangue, regolano la quantità di liquidi nel corpo e producono
anche ormoni che agiscono su ossa e sangue. Spesso
sottovalutati, ma indispensabili alla salute dell'organismo,
sono organi che possono ammalarsi fino ad arrivare a una
completa disfunzione. A soffrire di malattie renali sono più di
6 milioni di persone in Italia ma solo uno su 10 ha una
diagnosi. Una delle principali cause è il diabete, perché questa
condizione può provocare danni al microcircolo renale e può
anche essere responsabile di danneggiamento della conduzione dei
neuroni con conseguente difficoltà di svuotamento della vescica,
che a sua volta causa infezioni. Studi epidemiologici, infatti,
dimostrano che circa un terzo dei pazienti diabetici sviluppa
una malattia renale cronica. Per questo, prevenire il diabete
aiuta anche a tutelare la funzione renale . In Europa, la
nefropatia di origine diabetica colpisce circa 300mila persone e
il numero è in costante crescita, di pari passo all'aumento
della vita media e al diffondersi di malattie metaboliche legate
agli stili di vita e all'alimentazione. Al Congresso si parla di
scompenso cardiaco nei soggetti diabetici di dislipidemie e
disturbi del colesterolo, di nutrizione e problematiche
metaboliche correlate, di Ipertensione arteriosa e epatopatie
metaboliche (Fegato grasso, fibrosi e cirrosi correlate). Ampio
spazio ai nuovi farmaci innovativi ( GLP1 Agonisti iniettivi ed
orali e alle Gliflozine ) e a quelli di prossima
commercializzazione in Italia , come i duali agonisti GLP1-GIP (
la Tirzepatide ) e gli antagonisti selettivi dell'Aldosterone (
il Finerenone ) già utilizzati in tutto il mondo stanno
documentando grande efficacia terapeutica sul Diabete l'obesità
e sul danno renale del Diabete. Domani le conclusioni con la
Conferenza Internazionale sulla Nefropatia diabetica che vedrà
coinvolti in relazioni di elevato tenore scientifico i massimi
esperti mondial, ricercatori e clinici, della materia. Saranno
esposti gli ultimi risultati della ricerca sulla malattia e sui
nuovi farmaci della nefro-protezione .
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